La invasione delle tre ruote cambia il mondo dei trasporti

Ricordo commenti tipo "carriola" "sidecar anteguerra" "triciclo" "carrozzina" ed altre piacevolezze tese a screditare un progetto destinato poi a crescere in maniera esponenziale.

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Si tratta di una vera e propria invasione delle tre ruote. Praticamente abbiamo cominciato noi (nel senso di Adiva) insieme agli amici della Piaggio quando piovevano sberleffi e lazzi da tutte le parti . . . Dai motociclisti e vabbè  . . si sapeva . . Ma gli scooteristi incalliti non erano da meno.

Ricordo commenti tipo “carriola” “sidecar anteguerra” “triciclo” “carrozzina” ed altre piacevolezze tese a screditare un progetto destinato poi a crescere in maniera esponenziale.

Quei pochi che avevano (giustamente) intravisto un enorme passo avanti in tema di stabilità e sicurezza si sentivano emarginati, se non automobilisti rinnegati pronti a vendersi a qualsiasi cosa avesse più di due ruote e garantisse un minimo di comfort stradale.

Oramai possiamo dire che il concetto è stato ampiamente sdoganato e nessuno ti addita più se giri su un tre ruote, qualunque esso sia, prova che, a parte i puristi, gli innegabili vantaggi  cominciano ad interessare sempre più utenti alla ricerca di un’alternativa all’auto.

. . . Ne vedremo ancora delle belle parlando di invasione delle tre ruote!

Già anche perché si avvicina anche l’invasione dei monopattini elettrici o dei piccoli mezzi di mobilità cittadini con un ottica verso il rispetto dell’ambiente. Parliamo di quel mezzo nato come giocattolo e diventato una alternativa efficace e pulita agli spostamenti nelle città.


La invasione delle tre ruote