Alla ricerca dei fili della Lai da Elio Pecora alla Sannia

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Tempo slabbrato, zona gialla, zona arancione a farmi compagnia è il viaggiare alla scoperta della Lai, l’artista sarda che da alcuni mesi è entrata in maniera dirompente nelle mie giornate. Un vaso di Pandora che aprendolo tesse fili incredibili. La molla scatenante è stata la casa museo della sua amica Pietra, che è non solo una grande conoscitrice ed interprete dell’opera della Lai, ma una miniera per scoprire i fermenti culturali del tempo, ma anche del presente. Blocco notes in una conversazione tra gli appunti è finito il poeta ELIO PECORA. Aprendo la voce Elio Pecora si apre un altro inteso capitolo della Lai Insieme hanno realizzato “La barca di carta”, ma ci sta un filo incredibile dalla Sardegna parti la poetessa Rosabianca Rombi per andare a Roma a casa della Lai, colpita dalla sua passione per l’arte e la poesia, da quell’incontro nacque un progetto con Marisa SANNIA, la prima cantante sarda che nel 68 sbarca a Sanremo.

La Rombi grazie alla Lai conosce Elio Pecora, tanto da portarlo poi in Sardegna nell’aprile del 1991 nell’ambito della manifestazione poetica Territori, dall’amicizia con la Rombi si srotola il filo che porta ad un percorso con la Sannia, che vede la realizzazione di opere insieme. Melagrànada, un compact con dieci interpretazioni della Sannia ed una illustrazione della Lai. Siamo nel 1997. I testi sono del poeta Antonio Casula Montanari, i versi del Montanari sono scritti a mano ed impreziositi dai fili della Lai. Spazi bianchi e e fili rossi. Ma il connubio con la Sannia risale ad una mostra a Roma nel maggio del 1993 “Cammino sul fondo del mar, parole, immagini, suoni per un sogno.

Marisa Sannia all’inaugurazione canta alcuni “testi di Maria Lai. ….ma il legame tra le due artiste ci porta a parlare amche di “Nanas e Janas” tredici brani scritti con l’aiuto della Lai e Marco Piras, cantati in catalano, spagnolo, italiano e logudorese. Nella tradizione sarda le nanas sono le ninne nanne e le janas sono le piccole fate incantatrici. Sarà proprio la Lai ad organizzare nel settembre del 2009 una serata in ricordo dell’amica, presente anche Nada, che interpretò alcuni brani famosi della Sannia. Nell’archivio di una associazione sarda “Sa perda e su endu ci sono le immagini fotografiche, citando la fonte è possibile pubblicarle. Una serata che tratteggiò il profondo legame tra le due artiste. In questo tempo slabbrato lentamente vado ricostruendo il puzzle sorprendente di questa artista sarda, che anche a Roma tesseva il filo con la Sardegna.