Le bestemmie sono una forma di blasfemia, che consiste nell’esprimere parole offensive o irriverenti contro Dio o altre divinità. In molti paesi, le bestemmie sono considerate un atto di oltraggio alla religione e possono essere perseguiti per legge.
In Italia, le bestemmie sono molto comuni e spesso sono usate come espressione di frustrazione o rabbia, senza intenzione di offendere alcuna divinità. Tuttavia, questo tipo di linguaggio può essere considerato offensivo e inappropriato in molte situazioni, specialmente in presenza di persone anziane o religiose.
Ci sono molte espressioni di bestemmia italiane, alcune delle quali sono molto crude e volgari. È importante considerare il contesto in cui si sta parlando e cercare di evitare l’uso di bestemmie se possibile. Inoltre, è importante rispettare le credenze religiose degli altri e non fare commenti offensivi o irrispettosi.
In conclusione, le bestemmie sono un argomento complesso e controverso.
Sebbene possano essere usate come forma di espressione, è importante evitare l’uso di linguaggio offensivo e volgare, soprattutto come già detto in presenza di persone religiose o anziane. Rispettare le credenze degli altri è un segno di buona educazione e di rispetto reciproco.
Inoltre incoraggiare la proliferazione indiscriminata di bestemmie come se fosse un atto liberatorio potrebbe costituire un inequivocabile incitamento all’odio, inteso come odio verso chi è credente indistintamente del credo religioso. È un’ovvia forma di discriminazione; chi è stato punito per la profanazione per esempio del Corano, giusto per citarne una, ne sa qualcosa.
Incoraggiare e pubblicizzare l’uso della bestemmia e come andare al Vaticano o in una delle tante chiede e sfregiare le opere religiose. Questi ultimi atti sono illegali e costituiscono reato perché beni artistici, ma sopratutto religiosi e simboli di chi è credente.
(Anche se penalmente è stato depenalizzato rimane sanzionabile la bestemmia in pubblico).
Quando si perde il rispetto delle tradizioni, indipendentemente che si sia credenti o meno, si perde l’identità, si perde la nazione, si perde tutto.
Nico Colani