Chi di noi da piccolo non si è mai sentito ripetere dai propri genitori la fatidica frase: “Studia, è importante per il tuo futuro”? Probabilmente quasi tutti. Quelle parole così perentorie, ripetute in loop, alle orecchie di noi ragazzini risuonavano come una sorta di mantra. E se a questa semplice frase fossero state aggiunte queste tre altrettante semplici parole: le lingue straniere. Come sarebbe cambiata la vita di chi avesse seguito questo prezioso consiglio? Sicuramente in meglio, sicuramente ne avrebbe giovato. La visione del mondo sarebbe stata diversa, sarebbe stata multiforme. La paura di uscire da un paese di ventimila abitanti e trovarsi dall’altra parte del mondo a discutere con perfetti sconosciuti si sarebbe trasformata in un grande gioco.
Studiare le lingue straniere è importante non solo per una questione culturale, ma perché ti mette in mano le chiavi del mondo, con le quali si possono aprire infinite porte e infinite possibilità.
Un prezioso passpartout per il mondo. Studiare le lingue straniere proietta l’essere umano su un gradino superiore, soprattutto a livello umano. Permette, inoltre, di fraternizzare con popoli di cui si ignorerebbe addirittura l’esistenza. Studiare le lingue straniere rende liberi. George Orwell diceva: “If liberty means anything at all, it means the right to tell people what they do not want to hear” ovvero “Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire”. Ecco, credo che la libertà di poter dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire e dirglielo in più lingue diverse, indipendentemente che ci si trovi a Milano, a Londra, a Parigi, a Tokyo o in qualsiasi altra città del mondo, non abbia prezzo. Forse è proprio questa la grande libertà, la vera libertà.
Credo che tutto debba partire soprattutto da una solida educazione scolastica, educare cioè i piccoli alunni ad imparare qualcosa che li renda grandi in futuro, vincenti. Ma farlo con un atteggiamento amichevole, quasi giocoso. L’imposizione genera quasi sempre la ribellione, la quale sfocia sempre nella totale ignoranza.
Indipendentemente dalla professione che si sceglierà di intraprendere, studiare le lingue straniere spiana la strada a qualsiasi tipo di attività, imprenditoriale o meno, annullando di conseguenza le distanze fisiche e mentali. E’ come essere in più posti contemporaneamente, come avere un teletrasporto mentale. Anche viaggiare quindi diventa una sorta di gita, un giro su una bellissima giostra dalla quale non si vorrebbe mai scendere.
Ecco perché credo che studiare e apprendere le lingue straniere sia fondamentale per la crescita personale dell’individuo ed ecco perché credo, anzi spero, che questo semplice articolo diventi una sorta di monito, un messaggio di positività per tutti coloro che si approcciano alla vita. Perché non ci sia più nessuno che canti canzoni straniere o legga poesie senza comprenderne il significato.