Che cosa pensiamo del lockdown? La mente ha bisogno, per restare attiva, di un obiettivo ben definito. Un obiettivo che sia specifico, misurabile, stimolante, realistico, con una scadenza. Altrimenti, si rischia di precipitare in un sconforto profondo.

In questi giorni, è facile osservare un incertezza totale, a vari livelli. Non li elenco, perché, ognuno li può notare da se.

Ordinanze regionali e DPCM che si susseguono, con un ritmo infernale; con una curva esponenziale più dello stesso coronavirus.

Tutto questo non giova a nessuno, ne alla salute, sia fisica che mentale, ne all’economia.

Ribadisco il concetto, meglio un obiettivo chiaro che un dubbio perenne.

Basta essere sommersi da messaggi vaghi, nebulosi, e contraddittori.

Meglio un lockdown breve, con una fine ben definita; ad esempio di 14 giorni al mese, per frenare l’ascesa della pandemia, che, poi fa intravedere un parziale sereno, che uno stillicidio continuo di provvedimenti che non fanno intravedere un futuro.

La mente necessita di chiarezza, di sperare nel domani, non di dubbi.

La più terribile delle realtà, per la mente, è migliore del più banale dei dubbi.


Dott. Sicignano Antonio
Medico di Medicina Generale
Medico Psicoterapeuta
Specialista in Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana

Esperto in Psicologia dello Sport
Presidente Comitato Campania SPOPSAM
Membro Direttivo Nazionale SPOPSAM

Mind Set Coach