Mi mancavano le forze, non avevo il coraggio di reagire, ma per mia figlia ero pronta a scalare una montagna.
Lo sconforto derivava dal sentirmi isolata dal mondo circostante, senza rivelare ad anima viva la tragedia consumata tra le mura domestiche si entra lentamente nella visione distorta e errata della vita. Si crea una simbiosi con il proprio aguzzino tanto da percepirne i pensieri, si entra nella testa del mostro e se ne condivide il pensiero in una fusione mentale pericolosissima. Si valica il sottile confine tra odio e amore, dipendenza e libertà. Vittima e carnefice uniti in un unico mortale abbraccio.
La gravità risiede nel giustificare la violenza. La violenza non è normale! Gli abusi non sono normali! La sottomissione non è normale! La prevaricazione non è normale! Anche i silenzi possono nascondere forme di violenza. La violenza è un guscio doloroso chiuso dalla pena e dalla vergogna.
Il guscio è il riparo, il rifugio, è il cuore delle donne, dove celano le loro lacrime, le loro sofferenze, le loro aspettative, i loro sogni, i loro dolori.
Molte donne tacciono, non raccontano, avvolgono di silenzio il loro segreto… proteggono il loro aguzzino, sperando che le cose cambino, che il loro uomo cambi, ripetendo a se stesse: “in fondo mi ama!”
Quante volte abbiamo sentito questa frase? Ma l’amore non è possessione! L’amore non è dolore! L’amore non uccide, l’amore rispetta e desidera il bene dell’altro.
Non esiste solo la violenza fisica, la violenza verbale e la violenza psicologica, esiste anche il tacere la verità, il non rivelare. Dire la verità può cambiare il corso, l’esito di un’esistenza. Privare la storia di una verità capace di modificarne le sorti, è violenza! La stessa violenza a cui ci stiamo abituando, alla quale ci sembra essere avvezzi. Non possiamo abituarci al male…
(Tratto dal romanzo “Nel guscio della noce” di Andreina Moretti)
Mi chiamo Andreina Moretti, sono l’autrice del romanzo “Nel guscio della noce” dal quale è nato un progetto contro la violenza di genere. Insieme a molti amici ho costituito l’Associazione “Il guscio” per aiutare e proteggere tutte quelle donne vittime di abusi e violenze a ricominciare una nuova vita.