Oro in declino, un’altra vittima della marcia del super-dollaro

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Oro in declino. La marcia inarrestabile del dollaro sta facendo sentire i suoi effetti anche sulle quotazioni delle materie prime, oltre che sul comparto delle emergenti. Lo sa bene chi commercia oro, avendo visto scendere in picchiata il prezzo del metallo giallo. Da inizio luglio tutte le settimane sui mercati finanziari si sono chiuse con il segno negativo. Una cosa impensabile fino a pochi mesi fa, quando il valore dell’oro era a 1365 dollari l’oncia. Oggi invece soltanto 1200.

Cosa succede all’oro

La situazione molto tesa con la Cina prima e la Turchia poi, ha generato un clima teso sui mercati. Normalmente in periodi del genere l’oro dovrebbe essere favorito, essendo visto come bene rifugio.

E invece stavolta sta succedendo il contrario, perché è il dollaro USA ad aver preso il suo posto come principale “ancora di salvataggio”. Chi sa cos è il trading forex come funziona, conosce anche le correlazioni esistenti tra l’andamento del metallo giallo e del biglietto verde. Se uno sale l’altro scende, e viceversa. Ecco spiegata la situazione attuale.

E così, dopo aver divorato le aspettative delle valute emergenti (oltre a quella Turca anche le altre monete minori sono in netto calo), il super-dollaro sta sfavorendo anche la più nota delle commodities. Ma un destino simile sta avendo anche l’argento, che è sceso sui minimi da oltre un mese a 14,3 dollari l’oncia. Peraltro il quadro tecnico di medio-lungo termine delle due precious commodity è ancora in peggioramento. Una strategia moving average semplice evidenzia infatti un quadro ancora fortemente tendente al ribasso. Il Gold ad esempio ha avuto un netto breakout ribassista dei prezzi, a seguito della perdita del livello chiave di supporto di 1200 dollari. Questo ha finito per spingere alla larga i grandi compratori di medio-lungo periodo.

Prospettive causate dall’ oro in declino

Mai come stavolta le prospettive dell’oro sembrano legate alle fortune/sfortune del biglietto verde. Se il Dollar Index – che ha di recente spinto quasi fino a 97 – dovesse accusare un momento di pausa, allora ciò potrebbe favorire la ripresa del metallo giallo. Altrimenti avremo un’altra vittima accertata del rally dell’USD.