Perché le zebre hanno le strisce bianconere? Una domanda esistenziale senza la quale non potremmo vivere 🙂 Oppure una domanda che si pongono tanti tifosi juventini.

Le zebre sono una specie di equini africani e in genere sono animali sociali che vivono o in piccoli gruppi o grandi mandrie. A differenza dei loro parenti più stretti, cavalli e asini, le zebre non sono mai state veramente addomesticate. Ci sono tre specie di zebre: la zebra delle pianure, la zebra di montagna e la zebra di Grévy. La zebra di pianura e la zebra di montagna appartengono al sottogenere Hippotigris, mentre la zebra di Grévy è l’unica specie di sottogenere Dolichohippus.

Quest’ultimo assomiglia a un asino, a cui le zebre sono strettamente collegate, mentre le prime due sembrano più simili a un cavallo. Tutti e tre appartengono al genere Equus, insieme ad altri equidi viventi. Le zebre sono l’unica specei tra quelle elencate, però, che dispongono di strisce bianche e nere. Le strisce uniche e bianconere rende la zebra uno degli animali più familiari alle persone. Si trovano in una varietà di habitat, come praterie, savane, boschi, cespugli spinosi, montagne e colline costiere.

Sono distribuite principalmente nelle regioni orientali e meridionali dell’Africa. Numerosi sono stati i tentativi di addomesticamento delle zebre essendo più resistenti alle malattie africane dei cavalli. I tentativi però sono stati vani e dunque la zebra, saranno contenti gli animalisti, si è salvata dallo sfruttamento umano. Un animale che però come tanti altri si vedono sempre più spesso nei circhi tanti amati dai bambini. La zebra è anche oggetto di caccia a causa del valore delle loro pelli.

Ma cerchiamo di capire perché le zebre hanno le strisce bianconere.

Le teorie sono molte: qualcuno pensa possano servire a evitare i predatori, altri per migliorare la regolazione termica o perfino potrebbero avere una funzione sociale. Un gruppo di ricercatori dell’Università della California di Davis ha trovato la risposta.

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