Ci potevi almeno provare
A volermi bene
Così per vedere
Cosa sarebbe successo.
Magari diventavo bella
Con le gambe sottili
I denti più bianchi
Gli zigomi alti.
Vai a capire
Cosa succede alla gente
se inizi a volergli bene.
Il giornale della domenica mattina
Rispondermi “Sono io” al citofono
Stare zitti, insieme.
Magari imparavo a cantare
A vestirmi bene
A parcheggiare sulla destra.
Ti sei portato via
Un sacco di cose
Che potevo diventare.
Vorrei riaverle, per favore.
Me le riporti, se ripassi di qua?
Non c’è bisogno che bussi
Basta che le appoggi sui gradini
(Attento a quella mattonella rotta,
Non inciampare)
Così le trovo quando torno
E le riporto dentro.
***

Commento aggiuntivo:

Penso a noi esseri umani come alle palline di un flipper, lanciate dalla vita contro persone e circostanze che possono aumentare la nostra corsa, e farci guadagnare punti e lucette, o rivelarsi bersagli mancati, appigli che cedono lasciandoci cadere nella feritoia dove finiscono le biglie che hanno perso la partita. I bersagli, i sensori, hanno degli effetti su di noi, e io credo che quando incappiamo nel sensore giusto, un altro essere umano che decide di amarci, davanti a noi si apra una serie di possibilità. 
Siamo più forti quando ci sentiamo amati, giusto? Siamo tutti d’accordo su questo?
Io credo che la consapevolezza di avere l’amore di qualcuno possa farci fiorire, possa farci osare essere la miglior versione di noi stessi, farci venire voglia di provare a esprimere certe parti di noi in cui non credevamo abbastanza, finché quell’amore non c’era.
Dove finiscono le potenzialità inespresse degli amori non vissuti? Quali e quante versioni brillanti di noi stanno aspettando l’incontro giusto per uscire allo scoperto?
E nel frattempo noi che facciamo? Chiudiamo gli occhi e ci teniamo forte, aspettiamo il prossimo lancio, confidiamo nella buona mira delle levette di plastica, pensiamo che probabilmente questa sarà la volta buona in cui vinceremo tutto, che faremo suonare il flipper, faremo un tale baccano che anche il padrone del locale verrà a complimentarsi con noi, perché un record così non si vedeva da un po’.

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Pinball – Poesia di Michela Amaducci