Ravanello: proprietà, valori nutrizionali, benefici e controindicazioni

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Scopriamo le proprietà nutrizionali e gli effetti benèfici del Ravanello. Presentiamo anche la ricetta per un fresco e gustoso antipasto di verdure crude dove trova posto anche l’ortaggio della salute.

Il Ravanello (o rapanello) comune è una pianta edule erbacea annuale che può raggiungere l’altezza di un metro. Il suo nome scientifico è Raphanus sativus e fa parte della famiglia delle Brassicacee.
E’ originario dell’Asia occidentale ed è diffuso in tutto il mondo. E’ una pianta conosciuta già dagli antichi Egizi e dai Babilonesi, che gli riconoscevano proprietà medicinali.

In Europa venne introdotta dai Romani che ne apprezzavano il gusto amarognolo delle radici. In Cina sarebbe stato diffuso intorno al 500 a.C., dove sono nate diverse varietà, con la radice più lunga e più grossa e dal sapore più dolce rispetto a quello del ravanello europeo.

Caratteristiche del Ravanello

Numerose sono le specie di ravanello; tenendo conto del colore ci sono ravanelli neri, bianchi (il nostrano Candela di ghiaccio ed il giapponese Daikon, entrambi a radice lunga) e rossi (i più noti sono il Saxa ed il Mezzo lungo di Napoli). In Italia sono presenti due tipi di radice: “tonda” (varietà radicula) o “lunga” (varietà niger).

I ravanelli rossi sono rotondi o leggermente allungati, con un diametro di 2-2,5 cm; la polpa è bianca o rossa o color crema ed è succosa e croccante. Il sapore è leggermente piccante e le foglie sono commestibili.
Il ravanello non ha particolari esigenze climatiche ed ambientali e viene coltivato fino ad un’altezza di 1.000 mt. Viene coltivato anche nelle serre, per cui lo possiamo consumare nelle nostre tavole tutto l’anno.

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