Tanto per cambiare da oltre due millenni viene riproposto sempre lo stesso menù ininterrottamente.
A proporlo sono maestri che traggono profitto nel convincere il mondo sul modo di vivere, sopportare e soffrire, trasportando l’umanità sino alla nausea con gli stessi piatti, gli stessi condimenti e gli stessi criteri. Oggi in vena di cambiamenti propongo un bel sughetto concentrato sulle verità manipolate dalla storia per arricchire il sapere, con la geniale trovata del Paradiso Terrestre, quel Regno utopico d’oltretomba creato da alcune Religioni per il controllo universale delle anime.
Il Paradiso, simbolo del piacere e della gioia senza tempo, sicuramente un’opera originata dalla inimitabile mitologia Greca.
Tascabili o telenovele sviluppati fra il 1500 a.C ed il 300 a.C. Degni di appartenere ai maggiori sforzi della fantasia in supporto della storia del mondo raccontata attraverso la Bibbia, riprodotta più volte con arrangiamenti secondo i periodi di interesse.
Il libro più venduto in tutti i tempi, superiore agli altri racconti di merito quali l’Iliade e l’Odissea del VI secolo a.C.. Oppure fra i miti più originali: la storia delle Divinità Greche, creata in epoche antecedenti.
Questo insieme di racconti Biblici continuamente perfezionati in epoche successive, sembrano quasi creati come un invito destinato alla guida dell’uomo contemporaneo sulle vicissitudini del passato.
In un triangolo fra l’Africa dove nasce il mondo, il Medio Oriente dove nascono le Religioni e l’Occidente dove nascono i maestri della guerra, che si sviluppano con una orribile impostazione della vita, formulata su astuzie, ribellioni, vendette e morte, le quali si mantengono attraverso i secoli come guida di comportamento per tutte le generazioni susseguenti che abbracciano il medesimo concetto di fede Religiosa.
Nell’Estremo Oriente, già a partire dalle epoche primitive antecedenti ad Adamo ed Eva, avevano un concetto spirituale assai diverso della divinità riconosciuta nei propri simili e nella natura, dimostrando che il bene e il male è dentro di noi, comandato dai nostri sensi secondo il nostro volere, controllato da una spiritualità profonda impostata sui diritti umani reciproci e sulle convinzioni di fratellanza.
Da calcoli e scoperte scientifiche che si basano su illustrazioni e scritti, si suppone che Adamo ed Eva (forse mai esistiti), che la Religione Cristiana considera come i progenitori dell’umanità, risalgano a circa 4,8-5 mila anni avanti Cristo (con riferimenti grossolani).
Il tutto in un Paradiso Terrestre descritto con Angeli, farfalle colorate e Verginelle, poi improvvisamente tutto oscurato da qualche cataclisma o dal Diluvio Universale, senza lasciare tracce.
I grandi filosofi che manipolano la psiche umana, vorrebbero farci intendere che prima di quelle date gli abitanti della terra erano rappresentati esclusivamente dal regno animale formato da varie specie di cui: i Primati, ritrovamenti di ossa di Dinosauri, scheletri di Politici mitizzati dalla storia, ecc. Suddivisi in tre categorie principali: carnivori, vegetariani e onnivori.
In quel Paradiso Terrestre descritto nella Bibbia, vivevano beati una coppia di super privilegiati, soltanto due persone: Adamo ed Eva, figli prediletti del padrone del Podere, talmente ricco di ogni ben di Dio da definirlo Paradiso.
Il povero Adamo sempre in ozio come i figli di papà, preso sul naso da parte del serpente che girovagava libero per il Podere, in un momento di debolezza fu convinto ad assaggiare la prugna o la melina di Eva, dichiarati frutti proibiti dal Padrone della piantagione.
Adamo inizialmente caccia il serpente tentatore in malo modo, ma dopo varie insistenze da parte del serpente, Adamo fu convinto ad assaporare il frutto proibito che in verità non era ne una prugna e neanche una mela, ma un fico al femminile.
Al primo contatto Adamo ed Eva furono lusingati ed in mancanza della Radio o della TV si divertirono per ore e giorni trasgredendo la volontà del Padrone, il quale dopo essere stato informato dal serpente si arrabbiò terribilmente per la disubbidienza di Adamo, cacciandolo dal suo cospetto e obbligandolo assieme alla sua compagna Eva a seguire una vita di sudori, sofferenze e privazioni.
Povero uomo e povera donna, da allora, in seguito ad un errore provocato dalla tentazione di quel maledetto serpente. Adamo ed Eva, nonostante le varie richieste di perdono, non concesse, dovettero affrontare il castigo, un pò meravigliati per il fatto che tutto l’amore precedente del Padrone del campo si trasforma improvvisamente in odio e maledizione.
Il Padrone, su tutte le furie e con voce baritonale continuava ad inveire ad alta voce, soffrirete per l’eternità insieme a tutti i vostri discendenti e conoscerete il duro lavoro, le incomprensioni, le malattie, le vendette, le guerre e la morte,
e per farvi soffrire ulteriormente vi creerò anche la Politicadiretta da incompetenti e il soldo governato da speculatori.
Il pappagallo che era presente alla scena, ripeteva: “Mamma mia che castigo per un gesto d’amore”. Adamo per riaversi dal grave castigo del padrone, lasciando il Podere gli urla dietro: “Non esagerare poiché siamo fatti della stessa pasta ad immagine e somiglianza, piuttosto fatti la barba e tagliati i capelli.”
Adamo ed Eva dispiaciuti e nello stesso tempo meravigliati per le reazioni del Padrone del Podere, abbandonano il Paradiso e si incamminano mano nella mano per giorni e notti alla ricerca di un riparo dove passare i loro giorni.
Nel frattempo nasce Caino il primogenito ed a distanza di tempo nasce il secondo marmocchio di nome Abele.
Fra i due fratelli ormai cresciuti, nascono dissapori e gelosie che sfoggiano in gravi liti per dividersi gli affetti della madre, unica donna da cui dividere anche le naturali necessità biologiche sessuali.
Un’unica donna nuda dalle forme divine, con tre uomini in calore dai quali secondo la religione Cristiana si moltiplica l’umanità con incesti fra madre e figli, fratelli e sorelle.
Caino nato prima e per giunta il più forte, ha il sopravvento su Abele e un triste giorno in una ennesima lite, Caino uccide il fratello Abele.
Da qui parte la macabra storia del mondo dove l’umanità incoraggiata dagli esempi riportati nella Bibbia, prosegue la strada tracciata dalla storia, riproducendo tanti Caino e pochi Abele che possiamo paragonare come esempio fra il bene e il male.
Deciso a cambiare il menù dell’oste per un mondo migliore, bisognerebbe riscrivere la storia con narrative esemplari di livello superiore come ad esempio “C’era una volta in America” oppure “L’amore è una cosa meravigliosa” e perché no, “La vera storia di Gesù poi dato in pasto ai pesci per sostenere la resurrezione”.
Sono certo che un giorno scriveranno la storia di Osama Bin Laden, un miliardario Saudita poliglotta e padrone delle due torri di Manhattan Island, (abbattute quell’11 settembre del 2001 da ignoti noti), il quale dedicò la sua vita in opere superiori a San Francesco per un mondo migliore, ma fu stroncato dai tanti Caino che popolano il mondo Occidentale, i quali sul letto di morte invocano pietà per i loro crimini.
Scriveva Friedrich Nietzsche: “È col trionfo “ecumenico” cristiano (sventura dell’umanità, degli animali, del mondo) che si è realizzata una globale inversione dei valori. Tutto ciò che nel mondo pagano, tra i nostri padri contadini politeisti, era percepito in maniera retta, pulita, veritiera, si è velato e capovolto. Mai un antico avrebbe dato, per esempio, nome di “amore” all’odio o viceversa.
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