Qualche volta quando usciamo per negozi dico a mio marito che sembriamo una famiglia spensierata e senza problemi, una famiglia normale.
Siamo invece una famiglia normale con pensieri e problemi.
Nessuno è esente dall’averne chi più, chi meno.
Riguardo ai problemi non ci è stato risparmiato niente.
Ho sempre sognato cose bellissime per la mia famiglia, ma soprattutto per le mie figlie.
Ho fantasticato tante volte:
vedevo mie figlie che raggiungevano importanti traguardi.
Fantasie, solo fantasie, ma per qualche madre sono state delle realtà.
Ora arrivano i miei esami di coscienza e mi accuso d’essere la solita frettolosa, non leggo mai le istruzioni di nessun tipo.
Persino quando uso il cellulare, pretendo che funzioni, tutto senza documentarmi.
Vi racconto cosa mi è successo:
quando ho trovato nella cantina dei nonni quella lampada, ho pensato fosse quella di Aladino (sognatrice instancabile), ma che stupida: era una normale e vecchia lampada.
Assorta nelle mie fantasticherie, devo aver strofinato male.
Suppongo sia successo questo quando ho espresso i miei desideri!
I desideri riguardavano le mie figlie e chiedevo che fossero speciali in qualcosa.
Desiderio esaudito: “speciale”.
Marty è “speciale”, nella sua complessa ed assurda patologia.
Accidente a me e al vizio di far tutto senza seguire il bugiardino.
Strofinando la lampada male o con troppa foga … ecco che bel pasticcio ho combinato.
Non volevo questo.
Non dovevo dire che la volevo “speciale”; dovevo dire che la volevo:”sana” e basta!
Caspita ora ho terminato i desideri, non posso far altro che cercare di rimediare (?!)
Ma come?
Cercherò di non passare più nella cantina dei nonni o stare a ragguardevole distanza di sicurezza e poi, smettere di fantasticare. Basta vedere i film che finiscono tutti scontatamente bene.
La nostra vita ha preso strade, tortuose e difficili. Le malattie rare ci mettono continuamente alla prova.
Non sappiamo cosa ci riserva il futuro. Viviamo alla giornata, godendo delle piccole gioie che la vita pur nella sua complessità ci dà: raggiungere un risultato che per altri è avvenuto tanto tempo prima.
E’ capitato a noi.
Pazienza, c’è da lavorare.
Per favore non voglio più vedere lampade antiche!
Strofinando la lampada
Racconto di Marinella Melis