Ho sempre amato la Maremma ma negli ultimi anni l’avevo accuratamente evitata perché ho due bambini piccoli e temevo non fosse una meta idonea per una vacanza con i figli. Invece ho potuto constatare che avevo assolutamente torto. Questo è il racconto del mio weekend in Maremma con i bambini.

Cosa vedere in Maremma per un weekend con i bambini

La Maremma Toscana è quella zona che  si estende per tutta la provincia di Grosseto. Si tratta di una zona facilmente riconoscibile in quanto il suo paesaggio offre un mix di mare e montagna, dai colori così inconfondibili da essere divenuti il principale elemento di distinzione di queste terre. La Maremma è una zona che conserva la sua natura un po’ selvaggia e per questo motivo il modo migliore per visitarla è quello di girarla in auto.

Avendo poi dei bambini, la macchina si presta molto bene agli spostamenti dei piccoli e di tutto l’occorrente per le loro vacanze. Abbiamo quindi cercato di stabilire un itinerario che permettesse a noi adulti di visitare posti nuovi e interessanti ma anche ai bambini di affrontare una vacanza a loro misura che garantisse la giusta dose di divertimento abbinata comunque a piccole esperienze di vita che iniziassero ad aprire il loro sguardo sul mondo.

La scelta delle tappe da affrontare, quindi, è stata quella di Pitigliano, Sorano e Sovana, tre piccoli borghi che si trovano a poca distanza da altre attrattive come le Terme di Saturnia. Questi tre borghi fanno parte di una zona conosciuta come l’Area del Tufo, per la ricca presenza di questo particolare materiale che dona al paesaggio un aspetto inconfondibile.

Pitigliano, la piccola Gerusalemme

Il comune di Pitigliano è da sempre conosciuto con il nome di Piccola Gerusalemme per la corposa comunità di cittadini di religione ebraica qui presenti da molti secoli. Il suo centro storico è un piccolo gioiello medievale che si trova su uno sperone di tufo al centro dell’Area che prende il nome appunto da questo materiale naturale.

Molti sono i monumenti imperdibili durante una visita. La struttura più caratteristica di questo comune è sicuramente Palazzo Orsini, un tempo palazzo ducale e oggi sede del Museo Diocesano. Fra le architetture religiose spiccano la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e la Sinagoga di Pitigliano la cui struttura risale al 1500. Molto interessante anche la fontana delle Sette Cannelle che è del XVI secolo e si trova in Piazza della Repubblica.

Gli edifici rupestri di Sorano

Sorano invece ricorda molto Matera per la presenza delle case scavate all’interno delle pareti di tufo. La piccola cittadina, che conserva ancora tutto il suo aspetto medievale, è dominata dall’alto da Palazzo Orsini che è una fortificazione che si è conservata intatta fino al giorno d’oggi. Sono visibili anche le mura che circondavano un tempo Sorano e che ne facevano una fortezza assolutamente inespugnabile.

Un altro piccolo gioiello di Sorano è rappresentato dal Ghetto ebraico, costruito per volere della famiglia de Medici nei primi anni del Seicento. All’interno del Ghetto, restaurato negli ultimi anni, si possono visitare zone come la Sinagoga, il Forno delle Azzime e il magazzino dello stoccaggio che veniva sfruttato per il prestito a grano. Da visitare anche il Palazzo Vescovile del XIV secolo.

Il borgo medievale e rinascimentale di Sovana

Il centro etrusco di Sovana è un piccolo gioiello medievale. Il suo monumento più rappresentativo è la Cattedrale di San Pietro la cui costruzione fu iniziata nel X secolo. Il borgo è circondato lungo tutto il suo perimetro da una cinta muraria che risale a tre epoche differenti: una prima parte risale agli etruschi, una seconda al secolo XI e infine la terza è della fine del XV secolo. Fra le architetture civili spiccano, invece, il Palazzo dell’Archivio con il suo bellissimo orologio e il Palazzo Pretorio. A Sovana c’è anche la casa natale di papa Gregorio VII.

Infine qui è presente anche un’area archeologica all’interno della quale sono conservate intatte un centinaio di tombe monumentali di grande bellezza.

Le principali attività per i bambini durante un weekend in Maremma

Nel nostro weekend in Maremma non potevano mancare tante attrazioni per i bambini. I miei figli sono rimasti assolutamente estasiati dalla visita che abbiamo fatto al Parco dei Tarocchi. Si tratta di un giardino ideato da Niki de Saint Paul e situato a Garavicchio. Al suo interno ci sono moltissime statue dell’artista ispirate agli arcani maggiori che rendono il luogo incantato e magico.

Anche il Parco Archeologico Città del Tufo li ha entusiasmati perché permette bellissime escursioni naturali all’interno di quest’oasi alla scoperta dei resti degli antichi etruschi. A poco più di un’ora di distanza è raggiungibile anche la riserva naturale di Daccia Botrona, un’area paludosa che è l’habitat preferito di molte specie animali fra cui i bellissimi fenicotteri. All’interno della riserva si possono fare escursioni in barca e visitare il museo interattivo Casa Rossa a misura di bambino.

Una giornata di relax per i genitori alle terme di Saturnia

Dopo tanto girare e visitare non poteva, però, mancare un momento di relax pure per noi genitori. Per questo motivo abbiamo deciso di concederci anche una breve tappa alle Terme di Saturnia. Si trovano nel cuore della Maremma, a poca distanza da Pitigliano, e da oltre 3000 anni incantano i loro ospiti con un’acqua sulfurea che sgorga ad una temperatura superiore ai 37 gradi in qualsiasi periodo dell’anno. Anche le ore trascorse qui sono state molto piacevoli. Per gli amanti delle terme libere, nelle immediate vicinanze del centro termale, si trovano le terme libere chiamate Cascate del Mulino, un posto incantevole dove è possibile bagnarsi in acqua termale gratuitamente e godere di un panorama unico.

Mentre noi adulti ci godevamo le piscine termali e i numerosi trattamenti estetici e di relax che si possono richiedere allo staff molto competente, i bambini si divertivano negli spazi a loro riservati, sotto l’attento occhio vigile del personale del parco termale. Anche loro, quindi, hanno potuto apprezzare i vantaggi di fare il bagno in acque termali calde e trascorrere la giornata all’aria aperta. Un modo diverso per riunire la famiglia in un’attività insolita rispetto alla routine quotidiana.

L’eccellenza culinaria della Maremma Toscana

Il nostro weekend in Maremma è stata anche l’occasione per riscoprire i sapori dell’antica cucina tipica toscana. Questa tradizione culinaria, infatti, ha una storia millenaria e rispecchia le vicende di questa terra che ha visto nel corso dei secoli non solo diverse dominazioni ma anche il passaggio dall’essere una zona paludosa alla bonifica che l’ha resa un luogo salubre. Ovvio allora che la sua tradizione culinaria sia fatta di piatti con ingredienti poveri ma dai sapori autentici.

Uno dei grandi protagonisti della cucina maremmana è sicuramente il cinghiale che qui viene cucinato in diversi modi. La sua carne è molto aromatica e si sposa bene con con i funghi e con gli altri sapori del bosco. Ma in generale la cacciagione è molto utilizzata in cucina e compone ricette di secondi ma anche di insaccati di varia specie. Sulla tavola maremmana, poi, non possono mancare i primi piatti che sono costituiti dalla pasta fatta in casa – una specialità su tutte, i tortelli maremmani – oppure da zuppe a base di ingredienti di stagione.

Anche il pesce appena pescato è utilizzato in molte ricette, soprattutto quelle che si ispirano alla tradizione più costiera. Ogni piatto, poi, viene accompagnato dal suo vino specifico in quanto la tradizione maremmana punta moltissimo sull’accostamento fra cibo e vino in quanto quest’ultimo esalta sicuramente i sapori delle pietanze presenti a tavola.