Ad Alatri con Pia Pera ed Emanuele Trevi

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Leggere a volte diventa un puzzle, un intreccio, un legame che chiama l’altro. Leggendo Due Vite, il libro di Emanuele Trevi, dedicato a Rocco Carbone e Pia Pera dopo esser sbarcata a Frosinone, per quel famoso convegno di tre giorni, dedicato al Landolfi, a pagina 54, tappa ad Alatri, alle mura ciclopiche. Alatri, sempre nel frusinate, è entrata diverse volte nei romanzi letterari, basti pensare alla novella di Pirandello “O di uno o di nessuno” o ai romanzi di Luce D’Eramo-Correva sempre l’anno 1987, Dicembre, per tre giorni Emanuele Trevi si trova nel Frusinate, una tappa ad Alatri “ci sta tutta”.

Qui vive Tarcisio Tarquini, uno degli organizzatori di quel convegno.

In quei giorni c’ era pure Donna Ernestina (presto apriremo una rubrica Conversazioni con Donna Ernestina). Da circa un anno era fidanzata con Tarcisio, lei faceva la spola tra i salotti culturali romani e i fermenti provinciali Di quel convegno lei dice “io al tempo frequentavo i migliori circoli culturali di ROMA vidi una generazione di intellettuali già sbocciati e ancora in boccio”. Ma ad Alatri vive anche il poliedrico professore Mario Ritarossi, che tra le tante attività, illustra anche i libri. La copertina che accompagna questo nuovo viaggio narra il legame artistico tra Emanuele Trevi e Mario Ritarossi.

18 racconti sulla precarietà, la disoccupazione e il lavoro.

Una scelta nel 2006 coraggiosa quella di affidare il tema del mondo del lavoro alla penna di questi scrittori e scrittrici. Alatri quindi diventa una tappa obbligatoria per intrecciare le relazioni, per tessere con la mano artistica di Mario Ritarossi. Docente di Arti Figurative presso il Liceo Artistico di Frosinone, un curriculum impressionante di titoli e riconoscimenti. Basta digitare il suo nome in rete e si scopre il poliedrico professore. Le mura ciclopiche di Alatri sono l’incipit di questa amicizia tra Emanuele Trevi e Pia Pera, che era arrivata a quel convegno come traduttrice di russo, in quanto Landolfi amando la letteratura russa, con le sue traduzioni aveva contribuito a farla conoscere in Italia. Pia Pera “è stata attraversata da diversi lavori”. Attraversata è il termine, che mi piace usare per indicare le delusioni. Abbandona la carriera universitaria, quando non si sente valorizzata e si dedica con la Garzanti a scoprire giovani russi.

Torneremo ancora a parlare di Pia PERA, che mi ha catturato