Casalino difende il compagno: «È ludopatico».

Dopo la rivelazione della Verità il portavoce del premier prova a giustificare i movimenti sospetti sul conto del fidanzato:

«È vittima del trading online, ha bruciato 18.000 euro».

E aggiunge: «Tra noi fase difficile, ora faremo vacanze separate».

Operazioni rilevanti rispetto al bilancio economico…

(Quanto riportato dai quotidiani.)

In più pare che il fidanzato cubano disoccupato abbia addirittura giocato in borsa più di 300 mila euro nell’ultimo anno, ma di questo non se ne parla,

Penso che Casalino tenti di sminuire il fatto, che di per se certamente riguarda solo loro, ma la cosa rilevante è che il fidanzato a mio avviso, sia un mantenuto di Casalino. Certo sempre fatti loro, ma la cosa vergognosa è che questi soggetti come altri nel mondo della politica si permettono spese pazze mentre molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese.

Quello che dovrebbe finire è il bengodi dei politicanti ma sopratutto di quelle presenze accessorie al mondo politico che non hanno ragione di essere (come il nostro portaborse glorificato). Fare politica specie in Italia, è da tempo un mezzo per ottenere privilegi, vitalizi e porte aperte per opportunità nel mondo imprenditoriale, spesso dando il via ad aziende di mogli e parenti che si fanno da prestanomi quindi ovviando sebbene solo in apparenza, al classico conflitto d’interessi.

Pochi oggi hanno la vera vocazione per mettersi al servizio del popolo anziché di loro stessi.

Esiste solo l’interesse personale che spesso mette persino a rischio il futuro del popolo per intere generazioni. Basta guardare come negli anni si è ridotto il nostro potere d’acquisto, come si è messo a serio rischio la salute e la sanità pubblica, come si è leso l’ambiente contaminandolo ed inquinandolo e chiudere gli occhi. Non ci son più parole per questi politicanti senza coscienza e senza capacità se non pensare a tirare acqua a se stessi. Ricordiamoci il caso dell’ex-senatore Razzi, caso eclatante sfociato con il video dove dichiarava e consigliava di appoggiare il governo per il mero fatto di fare scattare i pochi giorni che servivano per ottenere il famoso vitalizio.

E il suo modo di consigliare il misterioso interlocutore, ha fatto il giro del mondo, ovvero: FATTI LI CAZZI TUA.

Ma Razzi non è un caso isolato; i politicanti sono per la maggior parte di questa pasta. Anche Casalino non è un caso isolato. Fa parte anche lui del teatro della politica che ne fa un grande piatto dove affondare a piene mani e lottare a chi prende di più, alla faccia di milioni di persone. I politici italiani che sono un numero elevato per la politica ma che sono un numero iniquo rispetto al popolo, riescono a mettere in crisi un paese, venderlo, distruggerlo, eliminare i valori e tradizioni, fargli perdere l’identità, farlo invadere, e infine, dare i diritti agli LGBT per toglierli alle famiglie.

Per l’appunto, abbiamo visto come il Casalino ex-Grande-Fratello, più di un portaborse, sia diventato l’impresario e in certe occasioni, persino il mentore del Presidente del Consiglio. Affidereste ad una persone così influente, decisioni riguardo le nostre spese pubbliche?

Questi sono i tanti Casalino e Razzi della serie FATTI LI CAZZI TUA.

Casalino esempio del triste teatro della politica italiana

di Nico Colani

ELABORA . PENSIERI: http://elaborapensieri.altervista.org

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Nico Colani nativo di Genova. Si diploma elettricista e in elettronica ed in seguito la sua passione per il digitale lo vede applicarsi da autodidatta in informatica e sviluppo web, poi è titolare per vari anni di una piccola impresa di trasporti. Nico assiste al fiorire di periodi di grande boom industriale ed economico per l’Italia partecipando anche a varie attività sindacali per la tutela dei diritti lavoratori. Eterno pensatore e provocatore, Nico Colani si è sempre impegnato, attraverso vari mezzi di comunicazione come il suo blog decennale di satira “Guanot” e più recentemente con “Il Macigno” ad individuare i grandi paradossi sociali nella vita contemporanea fino ad estrapolarne le sue dissonanze. Il suo è non solo un invito a meditare, ma a sollecitare pareri al fine di aiutare la propria società a ristabilire gli equilibri sociali, culturali ed economici persi nei cambiamenti generazionali dove si è scelto di crescere e maturare senza consapevolezza storica e culturale del proprio paese di origine. Il suo motto è sempre stato “Ruit Hora”, ovvero “Il Tempo Fugge”. Isabella Montwright