Curare il vizio del gioco? Se non avete mai avuto in famiglia un vero malato del gioco forse questo argomento può sembrarvi futile. In realtà sono decine di migliaia le vittime colpite da questa malattia in Italia. A tal punto che sono state definite alcune cure e legislazioni ben precise per aiutare il malato di gioco e proteggere i famigliari dalla dispersione dei beni. Il vizio del gioco, in particolare, viene trattato alla stessa stregua dell’alcolismo e della dipendenza da droghe. Le tecniche ovviamente sono differenti ma il metodo è lo stesso.

Parliamo quindi di una vera e propria dipendenza che non va sottovalutata ma va curata come una vera e propria malattia.

Come curare il vizio del gioco? Quando immaginiamo il giocatore d’azzardo stentiamo a credere che possa esistere una persona dotata di intelligenza alla pari degli altri che rischia di perdere un patrimonio proprio o altrui, in maniera tanto sconsiderata. Parliamo di un malato o di un soggetto che non andrebbe punito. Pur essendo vero che mette in pericolo se stesso e spesso le persone a lui vicine, il giocatore è una vittima. Questo perché non riesce a resistere ad una sfida che il più delle volte risulta perdente in partenza.

Come curare il vizio del gioco?

Ovviamente lasciamo ogni giudizio etico su questa compulsione irrefrenabile e basiamoci su ciò che la scienza ci dice a tal proposito. Secondo il Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è possibile tratteggiare una sorta di identikit del giocatore d’azzardo e per farlo si è ricorsi a sofisticati sistemi compresa l’intelligenza artificiale e ciò che emerge è che, al di là di ogni giudizio personale, spesso dettato più dalla rabbia che da una distaccata razionalità, il giocatore d’azzardo il più delle volte è un soggetto depresso, demotivato, spesso in perenne conflitto con se stesso e con il prossimo per il quale non nutre alcuna fiducia. Insomma, uno psicopatico e del resto, solo uno psicopatico potrebbe essere capace di distruggere patrimoni, famiglie, valori , pure mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri a lui vicini.

Il giocatore d’azzardo, vittima di se stesso

Nei pochi momenti di lucidità, non sfugge il fatto che persino il più accanito giocatore d’azzardo non rifletta per un attimo sulla propria pessima condotta di vita. Perdere il controllo delle proprie azioni, perdere la dignità e la sia pur minima affidabilità nei confronti dei propri familiari, non può…

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