Con una visita oculistica pediatrica (visita il sito mvm-roma.it per tutte le informazioni) è possibile esaminare fin dalla nascita l’occhio del bambino e valutare se ci sono dei difetti refrattivi oppure patologie oculari.

Come si svolge la visita oculistica pediatrica?

Recandosi in un centro specializzato come ad esempio MVM a Roma, potrete effettuare una visita oculistica pediatrica che si compone in due fasi:

  • La valutazione ortottica,
  • L’esame obiettivo che prevede di dilatare la pupilla attraverso l’installazione di gocce specifiche che hanno la funzione di svelare i difetti refrattivi nascosti e consentono l’ottimale visualizzazione della struttura oculare. In 15 minuti circa, dopo l’instillazione, il bambino non sarà più capace di mettere a fuoco nitidamente le immagini vicine. Sarà necessario, a volte, immobilizzare il bambino per mettergli le gocce perché potrebbe aver paura di collaborare anche se le manovre non risultano dolorose.

Quando si fanno i controlli

Nei giorni dopo il parto i neonati a cui è stato effettuato l’esame di screening presso il Nido a sono risultati sospetti vero un’importante patologia oculare come ad esempio la cataratta congenita, il glaucoma congenito, il retinoblastoma o i difetti refrattari elevati dovranno sicuramente ripetere un esame della vista entro il primo anno di vita. Lo stesso vale per i bambini che, nati pretermine, sviluppino o meno una retinopatia. Necessitano della visita specialistica anche i figli di donne che, in gravidanza, hanno contratto malattie come la rosolia o la toxoplasmosi; i bambini con parenti affetti da malattie retiniche eredofamiliari e quelli ai quali il medico riscontri un’anomalia dei movimenti oculari oppure deviazioni strabiche da associare a difetti refrattivi.

Al compimento dei 3 anni, seppure il bambino non accusi disturbi, è indispensabile effettuare una visita oculistica per scoprire eventuali deficit visivi o diagnosticare un’ambliopia, conosciuta anche come occhio.

Intorno ai 5/6 anni è bene effettuare un’ulteriore visita oculistica in quanto, a questa età, si devono correggere eventuali difetti visivi per assicurare l’acuità visiva e per gestirne l’evoluzione.

Infine, a 8 anni si effettua un’ulteriore visita perché a questa età, spesso, si presenta la miopia “scolare”. In seguito si deve proseguire con le visite oculistiche in base alle indicazioni date dall’oculista.

Campanelli d’allarme

Alcune situazioni, poi, esulano dalle età canoniche in cui è preferibile eseguire i controlli oculistici. Ecco i campanelli dall’allarme che devono spingervi ad effettuare una visita oculsitica pediatrica:

  • occhi arrossati;
  • una lacrimazione troppo abbondante o con presenza di muco e pus;
  • uno strabismo sospetto;
  • posizione delle palpebre anomala;
  • le pupille di forma e diametro differenti;
  • un riflesso bianco nella pupilla;
  • eccessivo avvicinamento agli oggetti o alla televisione;
  • la posizione della testa anomala;
  • luce che dà fastidio;
  • prurito;
  • nistagmi;
  • assenza di reazione agli stimoli luminosi;
  • sguardo assente;
  • difficoltà nel seguire i movimenti;
  • frequenti mal di testa.