Comune senza Sindaco da 13 anni. Come si vive?

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Come si vive in un comune senza sindaco da lunga data? Gli antipolitici sicuramente direbbero che si risparmia e si vive meglio, almeno non c’é nessuno che ruba. Voi che ne pensate? Forse non tutti i mali vengono per nuocere ma andiamo a studiare in dettaglio la vita di questo comune.

C’era una volta un paesino di campagna, avamposto di quella che divenne “la grande Napoli” per volere di Mussolini, che ordinò la riunificazione di centro e periferie in un’unica città. Era un paesino umile, Casoria, il classico borgo circondato da terre, poche case e molte chiese. Non a caso, da lì provennero ben 3 Santi. “Più pecore che anime” come si suol dire.

Contava al massimo 20mila abitanti, compreso il territorio dell’attuale Casavatore, che poi ottenne l’indipendenza amministrativa. Per una scelta che rievoca le mitiche guerre di indipendenza di un tempo. La stessa che oggi vorrebbe ottenere la frazione di Arpino, periferia casoriana dimenticata dal centro.

Poi arrivo l’edilizia selvaggio, l’abusivismo edilizio, lo Tsunami di cemento che a partire dagli anni ‘50 ha inondato tutta Italia. Non risparmiando neppure Casoria, che vide, nel giro di un quarantennio, quadruplicare la propria cittadinanza. Attirando persone da Napoli e dalla limitrofa Afragola. Perdendo il proprio tessuto sociale, la propria identità culturale, le proprie tradizioni, i propri usi e costumi.

Politicamente, invece, Casoria è stata per tutta la Prima Repubblica e primi anni della Seconda fedelmente democristiana e socialista. Ma a partire dal 2005, per restare in tema di citazioni cinematografiche, qualcosa è cambiato.

La città è stata oggetto di una instabilità politica vergognosa, tra sfiducie e commissariamenti. Tanto da, sostanzialmente, restare per 13 anni senza un Sindaco vero e proprio. Stabilendo, di fatto, un triste record nazionale.

Ripercorriamo gli ultimi 13 anni di politica casoriana. Come si vive in un comune senza sindaco?

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