Di febbraio vi metto in valle ghiaccia con orsi grandi vecchi montanari, e voi cacciando con rotti calzari; la nieve metta sempre e si disfaccia; e quel che piace a l’uno a l’altro spiaccia: con fanti ben ritrosi e bacalari; tornando poi la sera ad osti cari, lor moglie tesser tele ed ordir accia. E ’n questo vo’ che siate senza manti, con vin di pome, che stomaco affina; in tal’ alberghi gran sospiri e pianti, tremuoti, venti; e no sia con ruina, ma sian sì forti, che ciascun si smanti da prima sera enfino la matina.
‘Risposta per contrarî – Di Febbraioʼ di Cenne della Chitarra ai Sonetti dei mesi’ di Folgóre da San Gimignano
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