Le bugie di mia sorella …

Nella vita si sa che i furbi vanno avanti benissimo....e lei riuscì nel mondo del lavoro nonostante la sua poca voglia di stare sui libri.

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Le bugie di mia sorella …Io e mia sorella abbiamo quasi tre anni di differenza, lei è la più grande.
Durante il periodo scolastico ci siamo trovate lei ad essere in terza media e io in prima ma, nella stessa sezione (lei stava ripetendo un anno!!).
E’ risaputo che non le piaceva troppo studiare però esagerò veramente.
Dalla prima alla terza nella stessa sezione cambiava qualche professore perché si faceva anche latino in quegli anni.

Un giorno mi fermò una professoressa sua e mi chiese come stava mia madre.

“Bene” risposi non sospettando niente di ciò che appresi costernata.
Tutto quello che seguì fu un vomitare di bugie che mia sorella puntualmente raccontava ai professori per essere giustificata essendo lei una ciucchina.
Mia madre secondo la versione di mia sorella avrebbe abortito un paio di volte dunque, essendo ricoverata il Generale, lei che era la figlia più grande doveva badare a tutta famiglia, lasciando lo studio da parte.
Non solo….mie nonne erano morte (in quel periodo erano vive ed in buona salute) a breve distanza l’una dall’altra….Malattie nel parentado e vari incidenti facevano vincere il primato della sfiga alla nostra famiglia.

TUTTO perché non aveva voglia di studiare mettendo il sedere sulla sedia….

Il suo altruismo arrivava ad addossare tutte le incombenze sulla sua persona per permettere a me di studiare in tutta tranquillità.
Io ero brava a scuola.
Brava sì…scema no….uscita da scuola la minacciai di raccontare tutto al generale e a Babbino che non sarebbero stati felici di essere una ricoverata perennemente e l’altro in cerca di lavoro per tutto il mondo.
Si barattò il mio silenzio con lo scambio della lavata dei piatti per un periodo che non ricordo….ma con la promessa di smetterla di dire balle stratosferiche.

Le balle si ridimensionarono….visto che la professoressa non mi fermo’ più….ma la voglia di studiare a mia sorella non arrivò mai.
Poi nella vita si sa che i furbi vanno avanti benissimo….e lei riuscì nel mondo del lavoro nonostante la sua poca voglia di stare sui libri.
Bisogna essere furbi e lei è sempre stata una volpina.
Le prossime volte vi racconterò …quando facevamo credere a Carletto da piccolino che eravamo due fate!!!