Le cose buone della caccia

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Un cacciatore uccide un uomo per sbaglio durante una battuta di caccia. Un cacciatore grazie al suo istinto salva un’anziana signora persasi tra i boschi.

Due eventi accaduti nello stesso giorno. Due facce della stessa medaglia. Due visioni del mondo della caccia, che dividono il mondo in due zolle della stessa terra che si battono una contro l’altra.

Il mondo del web è capace di influenzare il nostro pensiero in un modo quasi impercettibile annullando quasi del tutto il senso critico che tanto si cerca di insegnare fin da piccoli.

Oggigiorno vi è una lotta spietata degli animalisti contro la caccia, i quali la vedono solo ed esclusivamente come una cosa crudele. Del tutto insensata. Come una folle corsa a chi uccide più animali in una battuta. Considerano i cacciatori spietati carnefici senza cuore. Quegli animalisti che magari vanno la domenica in una trattoria a cercare la migliore carne da mangiare ignorando cosa si celi dietro il mercato della carne, dietro le pratiche di macellazione.

Ma cos’è la caccia in realtà?

La caccia è una pratica esistente fin dai tempi più remoti per procacciarsi del cibo. Per sopravvivere. Una pratica tramandata per secoli e secoli, di uomo in uomo. La caccia non è allevare 100 conigli e portarli tutti e 100 alla macellazione. La caccia è inoltrarsi nella natura con rispetto, vedere 100 conigli e riuscire a cacciarne 2 o 3 e lasciarne liberi altri 98. Portare a casa quei 2 o 3 conigli e cucinarli la domenica per consumare un pranzo assieme ai famigliari. Quella carne genuina, di sicuro senza mangimi ricchi di scorie, senza medicinali aggiuntivi che tanto fanno male al corpo umano e ai poveri conigli da allevamento. I conigli da allevamento nascono con un unico destino, chiusi in gabbia nell’attesa di raggiungere il peso ideale per essere macellato e servito in trattoria ai clienti…animalisti.

Quali sono le cose buone della caccia?

Il cacciatore non è colui che uccide senza pietà, in giorni non concessi dalla legge, in orari illegali e con metodi macabri. Il cacciatore è colui che conosce e rispetta la natura. E colui che si avventura per i boschi assaporando la meraviglia di ciò che lo circonda, camminando per lunghi chilometri prima di avvistare una preda e forse riuscire a cacciarla.

Non si diventa cacciatore solo essendo in possesso di un arma da caccia.

Il cacciatore studia prima di poter avere un porto d’armi. Studia le metodologie della caccia, i tempi, i luoghi, le traiettorie percorso dai diversi tipi di colpo d’arma. Un cacciatore studia tutta la specie animale cacciabile e non. Se si chiede a un cacciatore il nome di un uccello lui saprà dirvi tutte le caratteristiche importanti, le abitudini, il suo habitat naturale. Il cacciatore ha una grande passione  e un unico grande valore nel cuore: il rispetto per la natura.

Purtroppo gli incidenti capitano. E si chiamano incidenti proprio perché non accadono per volontà dell’uomo.

Apprendere una triste notizia come l’uccisione di un uomo durante una battuta addolora tutti quanti. In primis i cacciatori. Ma non per questo bisogna additare tutta la categoria come carnefici. Sarebbe come additare tutti i patentati perché uno di loro investe e uccide un uomo. E non bisogna nemmeno additare quel povero cacciatore. Di sicuro quella mattina non si è svegliato presto al mattino, preparato le sue armi, fatto tanti chilometri solo per uccidere un uomo.

Mentre un cacciatore per un accidente uccideva un uomo, un altro cacciatore salvava una povera anziana persasi tra i boschi a causa di una demenza senile.

Se quel cacciatore non si trovava per i boschi a inseguire la sua grande passione, l’anziana signora avrebbe fatto una terribile fine che lasciamo fortunatamente solo all’immaginazione. Questo cacciatore di soli 27 anni è stato considerato un angelo custode dai familiari della povera signora. Un grande eroe e la comunità dei cacciatori si è complimentata e sentita onorata di far parte della stessa grande famiglia.

Sono due fatti accaduti lo stesso giorno. Ma i giornali e il web decidono di diffondere solo la notizia tragica e di ignorare la buona notizia di un salvataggio. Forse per accanirsi ingiustamente contro i cacciatori. Forse perché il mondo ama accattivarsi il cuore.

Non so quale sia il vero motivo. Ma vi prego di diffondere quanto bene ci sia nel mondo. Quante belle persone con un grande cuore si possano incontrare al contrario di quanto si voglia far credere.

Per ultimo: abbiate rispetto per i cacciatori. Non sono bestie. Sono persone umili al contrario di ciò che il mondo del web voglia far credere.