Ti spingo sul letto
la vita è un fumetto
da scrivere a due mani.
Se non ti rispondo al primo squillo
vai in paranoia
e ti vorrei lasciare,
ma fa più male
non averti qui tra le mie braccia.

E allora bacio un rospo
sperando che sia
un principe,
se non azzurro
almeno verdino.
O magari un arlecchino
tutto colorato,
un saltimbanco,
acrobata della vita.

Rendimi il cuore
che l’hai rubato con l’inganno,
piccolo mostro di bravura.
Ho attraversato fiumi di latte,
e deserti di marmellata
per addolcire la tua strada.
Porta nel bosco dei cioccolatini alla nocciola hai la mia parola
che non li mangerò tutti,
ne darò qualcuno all’elfo silvano
che abita nell’incavo di un sicomoro.

Quale segreto nasconde
l’allodola lacustre,
dal piumaggio arcobaleno,
se il tempo è sereno?
Faccio scorte d’azzurro,
di lilla del glicine profumato,
e di rossi tramonti,
per poi inviarteli
quando sei lontano.

Perché tu sei la bellezza
del prato pieno di margherite,
le corse a perdifiato,
e i baci teneri e ardenti
sui nostri corpi
che scolpiscono l’erba.
Resterà l’impronta
della tua testa
sopra il ventre mio
mentre conti le nubi
che si addensano su di noi.

Ora soffia un vento forte
spazza via la paura del futuro,
nel chiaroscuro dei tuoi occhi.
Lascia che accarezzi il tuo viso
cancellando ugge e preoccupazioni.
È tornato il sole
e splende di nuovo
sul mondo storto e indolente,
ma noi siamo alieni
venuti da un altro pianeta
lontano dalla terra e dal sole.

Noi viviamo di parole e di silenzi
di cera d’api e di miele.
Siamo venuti per portare un messaggio essenziale per la rinascita di questo piccolo pianeta,
che sta collassando,
un messaggio d’amore per tutti gli abitanti,
che ancora non sono illuminati
dai suoi raggi cosmici:
nutritevi d’amore !
Non è mai troppo tardi per amore.

Commento:

Poesia un po’umoristica, un po’ romantica e vecchio stampo, strampalata e fantasiosa quanto basta. Ma in fondo, non è così anche l’amore?

Vellise Pilotti