I cani non possono entrare.
Egregio Direttore,
“Oggi alle 15.10 mi sono recata alla questura della polizia di Barletta per ritirare il passaporto per me e mia figlia di 11 anni. Sono arrivata alla questura in un pomeriggio piovoso, ed ho suonato al piantone. Appena varcata la soglia, il poliziotto dal gabbiotto di guardia, ha “vietato in maniera tassativa” l’ingresso del mio “barboncino toy” che era tenuto in braccio dalla mia bambina.
“ Negli uffici pubblici i cani non possono entrare ”.
Ho chiesto le sue generalità ma ha detto che non era tenuto a fornirmele. Dopo 1 ora di attesa nella sala apposita, sono entrata nell’ufficio passaporti, mentre la bambina di soli 11 anni attendeva la mia uscita all’esterno della porta di ingresso dello stabile, al freddo e sotto la pioggia oltre che in lacrime con in braccio il cane.
Entrata nell’ufficio competente, il piantone si è affacciato nell’ufficio passaporti per accertarsi di cosa stessi facendo. Quando gli ho chiesto nuovamente le sue generalità davanti a un suo collega mi ha detto che le potevo conoscere solo dopo aver sporto una querela. Mi ha, inoltre, sottolineato che il cane in questione, un barboncino toy, avrebbe dovuto tenere la museruola.
Indipendentemente dalla normativa che non conosco, ritengo che questo comportamento debba essere censurato in ogni ufficio pubblico. Non si può di lasciare lasciare una undicenne fuori dal commissariato mentre il genitore è all’interno per espletare le pratiche di rilascio del passaporto. Non si può accettare che una bambina debba restare sotto la pioggia ed al freddo, colpevole solo di avere in braccio un cane di piccola taglia.
[…] subito un bellissimo rapporto tra la bimba e la cagnetta. Tutte due si erano trovate, la bambina doveva sfogarsi e provare ancora ad amare manifestandolo […]