Cercare di risparmiare sulla bolletta elettrica è un proponimento che tante famiglie realizzano ogni anno, ma spesso vige la confusione anche solo nella comprensione della differenza tra tariffa monoraria e bioraria. Per questo motivo, comprendere che cosa siano queste due tariffe, e anche quale convenga di più, può essere davvero il primo passo verso una bolletta più leggera, e un maggiore risparmio.

Che cos’è la tariffa monoraria

Nel capire quali siano le tariffe luce più convenienti, è necessario iniziare dalla tariffa monoraria. La tariffa monoraria prevede il conteggio di un costo dell’energia, sempre espresso in KWh, che sarà uguale in qualsiasi orario del giorno, e che non varierà neppure durante il corso della settimana. Quindi, sia accendendo la lavatrice al mattino, oppure alla sera, non si noteranno delle differenze nella propria bolletta della luce, e lo stesso accade anche per i giorni feriali e festivi.

Che cos’è la tariffa bioraria?

La tariffa bioraria, invece, prevede il conteggio del costo dell’energia in modo differente in relazione all’orario o al giorno della settimana. A livello generale, si trovano tre diverse fasce orarie: F1, F2, F3, anche se le ultime due sono state unite a formare un’unica fascia oraria. Per vedere più nel dettaglio quelle che sono le fasce orarie sarà necessario esaminarle in modo specifico:

  • La tariffa detta F1 si applica all’orario diurno dei giorni feriali. In particolare, vige dalle 8 alle 19 e non vede, invece, l’applicazione ai fine settimana e ai giorni festivi
  • Le tariffe F2 ed F3 si applicano, invece, tra le 19 e le 8 dei giorni feriali, oltre a tutti gli orari delle giornate festive e dei fine settimana

Come si può comprendere, quindi, la scelta della tariffa bioraria può dipendere da molti fattori, che partono dal proprio stile di vita. Una famiglia che abbia la necessità di utilizzare i grandi elettrodomestici durante tutta la giornata, e non necessariamente nell’orario serale e nei fine settimana, allora potrà scegliere il primo tipo di tariffa. Se, invece, la presenza della famiglia si dovesse concentrare in casa soprattutto alla sera, e nei weekend, allora potrebbe essere sicuramente più indicata la tariffa successiva.

Tariffa monoraria e bioraria, quale scegliere?

Oltre alle considerazioni appena fatte, il dubbio più grande è quello che vede la distinzione tra la tariffa monoraria e quella bioraria. Com’è già stato indicato, bisognerà, per fare una scelta realmente consapevole, valutare il proprio stile di vita. Si può pensare, ad esempio, ad una famiglia nella quale almeno un membro stia a casa con una certa continuità, magari lavorando al computer e avendo bisogno della lavastoviglie o della lavatrice.

Per questo tipo di situazione sicuramente sarebbe più indicata una tariffa monoraria, che seppure apparentemente più cara, in realtà consente di contenere i consumi sulla base di quello che è un prezzo medio che verrà applicato durante tutto il corso della giornata. Nel caso in cui, invece, la famiglia sia spesso assente, e si riunisca soprattutto in alcuni giorni della settimana, oppure in alcuni orari, si dovrebbe optare per una tariffa bioraria, che consentirà di risparmiare.

Proprio la suddivisione per fasce che è stata indicata è stata studiata allo scopo di consentire alle famiglie che abbiano esigenze diverse, ma che comunque non siano sempre in casa, di trovare un proprio sistema per poter risparmiare sulla bolletta dell’elettricità. Inoltre, sempre per guidare il consumatore, bisogna specificare come la tariffa bioraria possa effettivamente essere conveniente nel caso in cui si preveda che più del 65% dei consumi si concentri nelle ore serali oppure durante i giorni festivi.

E se la percentuale appena vista riguarda il così detto mercato di maggior tutela, nel mercato libero la percentuale stessa sale fino al 70%. Nel caso in cui si abbiano ancora dei dubbi in merito alle proprie forme di consumo, si potrà capire meglio questo dato interpretando la propria bolletta.

Infatti, e forse questo è un elemento che tanti non notano, all’interno del documento non vengono solamente indicati i costi totali, e il consumo totale, ma anche il consumo che sia intervenuto nelle diverse fasce orarie. Solamente mettendo insieme tutti questi dati sarà possibile, quindi, comprendere quale tariffa possa essere effettivamente più conveniente per arrivare ad un vero risparmio in bolletta.