Undici sfumature di rosso

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La location è il Palazzo Munari, il nuovo fiore all’occhiello, ovvero la nuova sede del Palazzo Comunale.

Undici sfumature di rosso contro ogni violenza sulle donne, una mostra che sarà possibile visitare fino al 23 dicembre 2021.

Undici sono le sfumature del rosso: magenta, scarlatto vermiglione cinabro, minio, cremisi, porpora, carminia, amaranto, granata, bordeaux. Ogni sfumatura ha una storia da raccontare. Rosso è infatti il colore degli estremi, è il calore delle orti passioni, della seduzione, dell’avventura, ma è anche il colore del pericolo, della prepotenza, della rabbia, della brutalità. Il colore Rosso è il filo conduttore della mostra fotografica. Le 11 immagini sono state realizzate dalle studentesse e studenti della Quarta C del Liceo ARTISTICO Bragaglia, coordinati dal prof Mario Ritarossi e dalla prof Ilaria Morganti. Al centro della sala un dipinto realizzato dalla Quarta E Disegno industriale coordinati dal prof Culla. Trattasi della riproduzione del dipinto più famoso della pittrice Artemisia, che oltre alla violenza fisica, ha subito diverse pesanti condanne morali, oltre alla crudezza dei metodi inquisitori del Tribunale.

Undici sfumature di rosso

Merita ricordare che Artemisia accetta di testimoniare sotto tortura per dimostraree la sua verginità e viene sottoposta alla sibilla. Supplizio progettato per i pittori, che consiste nel fasciare le dita delle mani fino a fare sanguinare.

Ovviamente la tela è di impatto, Giuditta che decapita Oloferne. Un’opera giovanile ma molto interessante. La rappresentazione di un episodio doloroso, Giuditta decapita Oloferne dopo la violenza. L’opera è diventata una icona del movimento femminista. La tela riprodotta è accompagnata dai versi di na grande poetessa italiana Ada Merini. « Canto le sue gambe esigue divaricate sul letto simile ad un corpo d’uomo era il corpo salino » dal Canto delle donne.