Via Giorgio Almirante a Roma. Sarebbe un atto dovuto?

La pochezza politica di oggi contro i grandi del passato.

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Via Giorgio Almirante a Roma non si farà. Neanche questa volta. In realtà, il consiglio comunale capitolino aveva dato il via libera all’intitolazione di una strada a colui che fu fondatore, segretario e leader del Movimento sociale italiano. Tuttavia, il Sindaco Virginia Raggi, dopo il suo solito e imbarazzante “non ne sapevo nulla”, come se tutto quanto gli accade intorno venisse tramato alle sue spalle ed a sua insaputa, ha stoppato la procedura.

Il No è giunto soprattutto dopo che la Comunità ebraica di Roma aveva reagito con profonda indignazione alla notizia del via libera dell’assemblea capitolina a una mozione per intitolare una via al leader missino. Oltre ad essere stato leader di un partito neofascista, ricordano, Almirante fu anche segretario di redazione della rivista La difesa della razza. E ciò ha fatto scaturire il loro sdegno e la loro disapprovazione.

Ci sono poi state altre reazioni polemiche. A ricordarci che in Italia non c’è alcuna pacificazione su nulla. Dal fascismo al craxismo passando per l’Unità d’Italia. “Un Paese mancato”, lo definì lo storico Guido Crainz in un suo interessantissimo libro. Eppure, la figura di Giorgio Almirante giganteggia su quella di molti politici nani che ci ritroviamo oggi.

Via Giorgio Almirante a Roma? Voi che ne pensate?

Contraria all’istituzione di una Via dedicata a Giorgio Almirante, riporta LaRepubblica, anche l’Anpi. La quale commenta, per bocca della sua presidentessa Carla Nespolo: così il voto favorevole in Campidoglio: “inqualificabile e vergognoso”.

La Nespolo ricorda anche che:

“avviene nell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali firmate anche da Almirante, responsabile mai pentito. Anche se la sindaca Raggi ha annunciato che non ci sarà nessuna via a lui dedicata, resta un vulnus nei confronti di Roma medaglia d’oro alla Resistenza e dei romani. Non si gioca a carte con i valori della Resistenza”.

E poi conclude:

“Non si può partecipare alle manifestazioni dell’Anpi, dire che verranno cambiati i nomi delle vie dedicate a scienziati che hanno redatto il Manifesto della razza e poi avere un voto del genere in consiglio comunale – spiega – non si può governare in modo così superficiale”.

Particolarmente risentita Giorgia Meloni:

“Virginia Raggi, sei semplicemente ridicola. Daremo battaglia su via Almirante. Il Consiglio comunale si è espresso favorevolmente: imporgli una linea diversa sarebbe semplicemente staliniano”.

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