Dignità

93

La povertà ignorata.

Volevo esprimere con tanta delusione, ciò che stà succedendo nel mondo; mi vorrei soffermare sul nostro paese, l’Italia. Sono molto arrabbiata con il governo, mi sembra di essere dentro un libro di storia, ai tempi dei patrizi e plebei. Spero ricordiate la storia, i cittadini sono la peble, e i patrizi il governo che si arricchisce spremendo ancora i poveri lavoratori, facendo pagare tasse eccessive su tutto.

Detto ciò; urge far sapere a tutti che dobbiamo fare qualcosa, non solo a parole ma con i fatti, innanzitutto divulgando il piu possibile il fatto che l’Italia è davvero in ginocchio per la crisi, che la povertà è aumentata tantissimo nel nostro paese e che, inoltre, trovare un lavoro ormai è come vincere al lotto.

In relazione a questo discorso ho scritto una poesia che è stata publicata sul Libro Antologie Navigare della casa editrice pagine. Il titolo è: la dignità.

Voci adulatorie, ci inducono a farse umane,
godendo di illusioni,
smodati a questa vita e insoddisfatti,
le ricchezze del passato ci rendono frustrati,
privati del lavoro, l’umanità è canna al vento.
Dignitoso è chi gli regala i calli nelle mani,
Vittoria all’esistenza grida colui che fatica.