Pur tu copia versavi alma di canto su le mie labbra un tempo, aonia Diva, quando deʼ mie fiorenti anni fuggiva la stagion prima, e dietro erale inanto questa, che meco per la via del pianto scende di Lete ver la muta riva: non udito or tʼinvoco; ohimè! soltanto una favilla del tuo spirto è viva.
E tu fuggisti in compagnia dellʼore, o Dea! tu pur mi lasci alle pensose membranze, e del futuro al timor cieco. Però mi accorgo, e mel ridice Amore, che mal pónno sfogar rade, operose rime il dolor che deve albergar meco.
When you visit any web site, it may store or retrieve information on your browser, mostly in the form of cookies. Control your personal Cookie Services here.