Nel 2017 sono tanti i campioni che si sono ritirati: ecco una Top 11

Ecco la Top 11 dei calciatori che hanno appeso le scarpe al chiodo

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Il 2017 è stato un altro anno amaro per il calcio italiano, sono infatti tantissimi i campioni che si sono ritirati. Molte tristi perdite per la serie A e soprattutto per i tifosi appassionati ed innamorati dei propri idoli.

Non solo nessuna squadra italiana ha vinto coppe europee, ma anche la Nazionale italiana ha fatto flop, non qualificandosi ai mondiali di Russia 2018. In realtà è stato amaro anche per il ritiro di due campioni come Pirlo e Totti.

Ma non solo. E’ stato particolarmente ricco di ritiri eccellenti, tanto che Espn ha voluto stilare una top 11 dei fuoriclasse che hanno salutato il calcio agonistico negli ultimi dodici mesi. Viene fuori un autentico Dream team, che vediamo di seguito.

Vediamo di seguito la Top 11 dei campioni che si sono ritirati:

Portiere: tra i pali il grande Victor Valdes, ex portiere del Barcellona e vincitore di ben tre Champions  League.

Difesa:

  • Alvaro Arbeola: ex Real e Liverpool e punto di riferimento della Nazionale iberica, con cui ha vinto tutto.
  • Martin Demichelis: ex veterano del Bayern Monaco e poi del Manchester City
  • Philip Lahm: un’altra leggenda dei bavaresi

Centrocampo:

  • Andrea Pirlo: ex metronomo di Milan e Juventus e punto di riferimento della Nazionale campione del mondo del 2006. Per lui parla il palmarés: 6 scudetti, 2 Champions League, 2 Coppe Italia, 1 Mondiale per club, oltre ad una infinità di premi personali.
  • Frank Lampard: uno dei più grandi centrocampisti inglesi dell’ultimo ventennio e una leggenda del Chelsea.
  • Xabi Alonso: un’altra Furia Rossa, l’ex Liverpool, Real e Bayern

Attacco:

  • Kaka: l brasiliano ex Milan e Real, Pallone d’Oro nel 2007, ha fatto la storia con i rossoneri.
  • Francesco Totti: La leggenda della Roma ha lasciato il calcio dopo 25 stagioni in giallorosso, uno scudetto, una coppa del Mondo e 307 reti con la maglia della squadra della sua città.
  • Antonio Cassano: con la sua carriera ricca di rimpianti e di occasioni mancate: Bari, Roma, Real, Samp, Inter, Parma, ancora Samp e infine Verona sono le tappe della sua parabola, in cui spiccano gli Europei del 2012, quando contribuì a portare l’Italia alla finale poi persa con la Spagna.

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