Certo che il Rione La Palma quanto è nato negli anni 60, non poteva chiamarsi un quartiere dormitorio.
La vita scorreva….
Dal mattino presto i padri andavano a lavorare, i bimbi a scuola, le madri erano affaccendate nei lavori domestici.
Nelle scuole esistevano i doppi turni.
Allora c’erano poche scuole e si doveva andare un mese di mattina e uno di sera anche alle scuole elementari.
All’asilo si svolgeva il tempo prolungato.
Si aspettava l’estate per sfogarsi……
Ma nascevano gli amori….e l’amore non conosce stagioni….

Bastava uno sguardo tra due ragazzi…..e tac….venivi intercettato da “GAZZETTINO SARDO”.

Caspita non ne perdeva uno….
Gazzettino Sardo era una signora del quartiere che ne sapeva più del KGB e CIA messi insieme.
Nel nostro quartiere potevi anche non comprare l’Unione Sarda per sapere  le notizie.  Logicamente erano solo notizie locali, riguardavano il rione La Palma e non si spingevano oltre lo Stadio Amsicora e la Via Libeccio.
Comunque erano notizie D.O.C.
Fu Gazzettino Sardo a informare il Generale d’Armata che mio fratellino Carletto, andava negli scantinati, prendeva il  Guzzi V7 di mio fratello grande (che lavorava in fabbrica) e stirandosi a più non posso faceva i giri nella piazzetta interna di Via Zeffiro.

Il Generale non le credette, Carletto era un bambino, vivace ma sempre una creatura, piccolissimo.

Ma Carletto è pur sempre il fratello di Marco e Savino che già da quando abitavamo all’AGSA spostavano i camion all’insaputa di Babbino che, quando vide per la prima volta i camion girare nel piazzale per poco non morì d’infarto….pensando ai ladri…..ma erano i suoi bambini.
Gazzettino Sardo riempì la testa del Generale di particolari….”Sig,.ra Aida non solo Carletto fa i giri con la moto, ma fa lo slalom tra le cassette di legno posate sul marciapiedi e il palo”:
Mia mamma pensava…..e ripensava….ma Babbino…..agì subito e gli tese un’imboscata.
Carletto fu “cassato” mentre commetteva il reato….rincorso da Babbino….e quasi il V7 rischiò di fare una fine ingloriosa spiaccicato contro un muro del quartiere.
Carletto finì di fare cavolate?
Manco per idea…..era un creativo….quello era solo l’inizio.

Certo che Gazzettino Sardo …..ne ha fatto  “surrare” di persone nel quartiere.

Comunque….lo faceva per il loro bene….
Magari andare a casa sua….e cucinare per la prole nooooo????