I giovani tra idilli e delusioni

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Quali sono le prospettive dei giovani in un’Italia dilaniata dalla crisi?

Da bambini ci hanno cresciuti con l’idea che avremo potuto vedere realizzati tutti i nostri desideri, e che là fuori avremo avuto un posto nel mondo da occupare. “Hai la vita da strappare a morsi”, “il futuro ti aspetta!”,diceva mia nonna. Ma è davvero così? Io, studentessa universitaria di quasi vent’anni, penso tristemente che il nostro futuro abbiano iniziato a distruggerlo fin da quando eravamo dei bambini sognatori. Noi sognavamo un futuro di “vaniglia et cioccolato” e loro distruggevano ogni forma di occupazione e di progresso. Noi giocavamo a nascondino, in attesa di crescere, e loro giocavano malamente con le nostre prospettive, con le nostre aspirazioni.

Ma chi siamo noi ragazzi del 21° secolo?

  • Noi siamo quelli che, per permetterci gli studi, dobbiamo impegnarci con lavoretti più inventati e bizzarri delle esclusive di Barbara D’Urso. Mentre se siamo più fortunati, sono i nostri genitori che ci mantengono, anche se questo costa vederli rinunciare a tutto.
  • Quelli che, cercano a denti stretti di conquistare il tanto amato “pezzo di carta”, pur sapendo che non sarà mai abbastanza. (Eppure i ministri possono esercitare le loro cariche senza la laurea)
  • Siamo quelli che, a laurea finalmente conquistata, dobbiamo quasi indebitarci per permetterci corsi di specializzazione, master ed ennesimi titoli; i quali portano spesso ad avere lo stesso lavoro di chi una laurea non ce l’ha.
  • Noi giovani, siamo quelli costretti alla fuga oltreconfine, lontani dagli affetti e spesso alla ricerca di un lavoro diverso da ciò che avevamo da sempre desiderato.

Noi siamo quei giovani che dovranno scontare le scelte sbagliate compiute dagli altri. Gli stessi che ci additano irresponsabili, mammoni. Ci hanno bruciato il futuro e poi ci chiamano gioventù bruciata.

Vedete quanto coraggio ci vuole ad essere giovani oggi?

Eppure, proprio come dice Bob Dylan,”essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro”. Ergo, cara Italia e cari italiani, volevo dirvi che noi il futuro lo vediamo piccolo, ma a colori. Non importa se il governo non vuole tutelarci, non importa se ci vuole ignoranti e privi di idee. Noi continueremo a combattere per quello in cui crediamo, e probabilmente perderemo.

Ma una cosa è certa: NOI AVREMO FATTO LA NOSTRA PARTE.

Siete riusciti a renderci tutto più difficile, ma la nostra voglia di lottare, la nostra energia, non la avrete mai. Non abbiamo paura di voi, non abbiamo paura dei nostri sogni, anche se sono mezzi stropicciati e usati.

Maria Grazia Monteleone