La Cazzimma si può allenare! Napoli, ancora una volta, una prova di mancata personalità.

Analizziamo le cause della prestazione deludente della squadra del Napoli. Un altra occasione, per restare nella scia della juve, andata in fumo.

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La Cazzimma si può allenare

La Cazzimma si può allenare! Napoli, ancora una volta, una prova di mancata personalità.

Siamo alle solite. Sono passati molti mesi. Nel frattempo tanta acqua è passata sotto i ponti. Anche, se purtroppo, con dolore da parte di tutti gli esseri umani, alcuni sono precipitati.

In questo mio articolo, non parlo degli eventi luttuosi che sono accaduti, ma di cose molto più frivole.

Nello specifico, mi riferisco alla prestazione deludente della squadra del Napoli. Un altra occasione, per restare nella scia della juve, andata in fumo.

Qualcuno, potrebbe obiettare, ma, alla fine, il Napoli, la sua parte l’ha fatta. E’ stata solo sfortuna. Se fosse solo questa la causa, già sarebbe un evento molto singolare. Nella patria di corni, cornetti, ferri di cavallo, aglio, fravaglio, e chi più ne ha, più ne metta, non si riesce a trovare un modo, per disinnescare questa maledizione?

Scherzi a parte. Cerchiamo di ritornare seri e di valutare, con obiettività, l’accaduto.

Io non voglio fare un analisi tecnico tattica, non ne sono all’altezza. Ci sono persone più competenti di me, deputati a farla.

Mi limito a rimanere, nel recinto delle mie competenze. Cerco di fare un analisi psicologica degli eventi accaduti.

Come amo, spesso, ripetere, nei miei articoli, nulla avviene per caso e tutto è riconducibile ad una causa.

Il Chievo aveva avuto un cambio di allenatore. Come per miracolo, quelli che fino ad una settimana fa sembravano dei brocchi e dei teneri agnellini, oggi erano delle belve inferocite ed affamate. Questo episodio la dice lunga, su come la mente influisce, in un senso o nell’altro, su una prestazione sportiva.

Il Napoli, ad un occhio inesperto, sembrava, comunque, correre e comandare il gioco.

Bastava, però, osservare, chi arrivava prima su quelle che, in gergo calcistico, vengono definite le seconde palle. Ci arrivavano, quasi sempre i giocatori  della città dell’arena. In effetti, sembravano, come accennato prima dei leoni nell’arena.

Questo  significa che agli atleti del Napoli, mancava quel pizzico di convinzione, di cattiveria, per fare la differenza.

quella cattiveria, che il presidente ama definire cazzimma. La Cazzima, quella con la C maiuscola, non si improvvisa. Essa, come tante altre abilità Psicologiche, va allenata, costantemente, cosi come si allena la tecnica e la tattica.

Nel ritiro di Dimaro, feci una domanda, relativa al fatto, dove questa mancanza di cazzimma, si era già evidenziata in episodi precedenti. Mettendo in guardia, che se non si fosse provveduto a rimediare a questa carenza, gli episodi si sarebbero ripetuti.

Non volevo certo essere una novella Cassandra, portatrice di sventure. Volevo, semplicemente, evitare che simili episodi, si ripetessero.

Spero solo che la lezione serva a qualcosa. Spero, ancora, che si corra ai ripari. Quando le cose non vanno per il verso sperato, non bisogna trovare alibi esterni, ma essere consapevoli che ognuno è artefice del proprio destino, nel male e nel bene.

Dott. Sicignano Antonio

Medico di Medicina Generale
Medico psicoterapeuta
Specialista in Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana
Presidente comitato Campania SPOPSAM