La regina fantasma


Luca è un semplice adolescente nato da una famiglia modesta. La madre è casalinga mentre il padre è insegnante in una scuola vicina al paese in cui abita, Teora.

Luca ha sempre avuto una grande passione per lo spazio e per la fantascienza. Sin da piccolo infatti ha sempre preferito le navicelle spaziali alle macchinine e ha sempre guardato in tv, insieme alla sua sorellina, documentari e film di mistero fantascientifico.

Crescendo la sua curiosità non è sparita, anzi. Luca in qualsiasi nuova città che visitava cercava un osservatorio o un luogo fitto di mistero.

Pensate che proprio l’anno scorso, in occasione del suo 17esimo compleanno i suoi genitori gli hanno regalato un’esperienza assurda: un’intera giornata con dei ricercatori di eventi paranormali.

Sì proprio quelli che molti pensano siano degli svitati e che chiamano acchiappafantasmi. Per Luca sono sempre stati dei miti, degli esempi da seguire. Luca sostiene l’esistenza degli alieni e soprattutto credeva nell’esistenza delle entità paranormali a partire dai fantasmi e dagli spiriti.

Ecco ho detto credeva? Sì proprio così perché dopo quel regalo di compleanno ne ha avuto la conferma…ve lo spiego subito.

Il giorno del 17esimo compleanno la famiglia di Luca decise di fare una gita in un paese vicino, Rocca San Felice. Proprio qui, dove si narra che Virgilio si ispirò per descrivere l’entrata dell’Ade nell’Eneide, una squadra di cacciatori del paranormale era pronta a iniziare una nuova missione: trovare il fantasma di Margherita D’Austria, moglie di Enrico, figlio di re Federico II di Svevia.

Secondo una leggenda locale alla morte di Enrico, Margherita, inconsapevole della brutta fine fatta dal marito durante una gita a cavallo, lo andò a cercare nella fortezza di Rocca San Felice dove aveva soggiornato per diversi anni.

Qui però diversi abitanti le diedero la triste notizia. Il suo cuore fu straziato dal dolore che si portò dietro per anni fino alla sua morte. Da quel giorno si dice che in occasione di ogni plenilunio la sua anima vaghi tra le strade di Rocca San Felice vestita tutta di bianco.

Dopo questa breve parentesi torniamo a noi. Come dicevo l’obiettivo della squadra di cacciatori di fenomeni paranormali era quello di scovare questo fantasma ed entrare in contatto con lei.

Era la fase di luna piena di Novembre. Il cielo era limpido e bisognava aspettare l’arrivo della notte fonda. Dopo una bella mangiata con i genitori, Luca ha incontrato la squadra degli specialisti del paranormale. Il coordinatore si chiamava Nicola, un 30enne del Trentino Alto Adige che seguiva le spedizioni insieme alla sua ragazza, Giulia.

Dopo essersi tutti sistemati con delle tute, guanti e mascherine, i cacciatori di eventi paranormali sono entrati nella fortezza alla ricerca del fantasma di Margherita. Con degli strumenti acchiappasuoni e delle telecamere a infrarossi hanno visitato ogni ambiente della fortezza.

All’improvviso un urlo ha fatto sbandare tutti. Era Luca che aveva avvistato il fantasma di Margherita. Uno spirito tutto vestito di bianco e con la faccia nera si stava avvicinando a loro. Per fortuna la telecamera era attiva e stava riprendendo tutto.

Gli esperti cercarono di rilevare tutti i dati possibili mentre lo spirito stava sparendo. Fuori infatti nessuno li avrebbe creduti se si fossero presentati davanti alle telecamere dicendo di aver visto un fantasma e bisognava avere delle prove.

Così, una volta che lo spirito era andato via, l’unico pensiero dei tre era fuggire dalla fortezza. Sì è vero erano esperti e appassionati di paranormale ma la visione di quel fantasma aveva fatto gelare il sangue anche a loro.

Accesero tutti le torce e nel dirigersi verso l’uscita Luca trovò a terra un bigliettino.

Era bianco così lo fece vedere agli altri e lo stava per buttare. Nicola però lo fermò subito. Quel bigliettino era lì per un motivo e bisognava analizzarlo. Così lo mise in una bustina di plastica e poi lo sistemò nello zaino.

I ricercatori uscirono finalmente dalla fortezza. Erano spaventati e Luca raccontò tutto ai genitori che una volta visto il video non ebbero dubbi. In quella fortezza c’era un fantasma.

Presto tutti andarono allo studio mobile dei ricercatori. Qui con una luce led molto particolare analizzarono il bigliettino e trovarono una scritta che diceva «Rivelate al mondo la mia esistenza. Ora. Abbiate rispetto per la mia dimora e non calpestate i miei ricordi altrimenti saranno guai».

Subito passò la notte. Il giorno dopo l’equipe e Luca andarono subito da uno delle televisioni più importanti del posto. Girarono un servizio alla fortezza, mostrarono il bigliettino e il video.

Le immagini dell’intervista fecero il giro dell’Italia. La squadra di esperti fu contattata da tantissimi giornalisti e Luca divenne molto famoso: era il primo adolescente ad aver testimoniato la presenza di un fantasma in quella fortezza.

Il sindaco di Rocca San Felice, entusiasta e anche un po’ impaurito della scoperta, conferì la cittadinanza onoraria a Luca. Grazie a dei fondi speciali, fece partire i lavori di riqualificazione in tutta la fortezza e ridiede lustro a uno dei monumenti che oggi è tra i più importanti del Paese.

E Luca? Beh sapete che fine ha fatto? Appena ha terminato la scuola ha deciso di unirsi alla squadra di Nicola. Oggi è in giro per il mondo alla ricerca di case infestate da spiriti misteriosi.


La regina fantasma

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