La storia del WW3 definita anche come l’ultima crociata

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Questo breve scritto non è una storia esaustiva del conflitto che oggi a distanza di 40 anni dal suo inizio viene variamente definito come Grande rivolta Afro o jihad ultima o Ultima Crociata o semplicemente WW3. La pubblicistica sui singoli eventi è nutrita ed a essa rimando. Qui si vuole dare una panoramica complessiva ad uso degli studenti delle facoltà umanistiche.

Possiamo dare una data certa e una cronologia sicura delle origini del conflitto.

Fatto scatenante furono nel 2016 le elezioni di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti.
Durante la campagna presidenziale diversi attacchi di afroamericani a istituzioni come polizia e scuole si coagularono in una generalizzata guerriglia verso quello che gli attivisti del movimento Black People Separation (detto BPS) definivano simboli della dittatura bianca.
Analizzando la situazione politica USA rileviamo che le condizioni degli Afro americani come etnia erano peggiorate superati in tutti i campi da asiatici e latino-americani. Gli Afroamericani si erano illusi che il presidente Obama per le sue origini parzialmente afroamericane li potesse aiutare, ma il presidente continuò a mantenere una eguaglianza di trattamento.

Malgrado i gravi disordini (saccheggio di Washington, occupazione del Pentagono) le elezioni vennero tenute e vinse Donald Trump. A seguito della sua elezione il presidente Obama venne ucciso da militanti di BPS perché non aveva appoggiato il popolo afroamericano.

Malgrado il nuovo presidente richiamasse alla calma le tensioni si acuirono. Il movimento BPS fece sue le proposte del reverendo Terry Brown che rifacendosi a esperienze bibliche propugnava in USA uno stato popolato da solo afroamericani. Il progetto si concretizzò inizialmente nell’acquisto di proprietà e aziende da parte di afroamericani nel Mississippi che già aveva il 40% di popolazione afroamericana. Il BPS con azioni di lotta costrinse le altre etnie ad abbandonare il Mississippi sostituite da afroamericani che si erano spostati dalla costa occidentale. Seguì la presa del potere nella Louisiana. Questi due stati si unirono dando origine alla Black Union States che proclamò l’indipendenza dagli USA. Memore della Guerra Civile Americana il presidente Trump convocò il Congresso per trovare una soluzione negoziata al problema.

Ad annullare questo sforzo di riconciliazione contribuirono i seguenti fattori:

I militari afroamericani si dimisero nella quasi totalità dalle Forze Armate Usa, portando agli Black Union States circa 2000000 di militari addestrati con le loro armi e dotazioni incluso navi e aeroplani.

Nelle maggiori città gruppi di combattenti afroamericani iniziarono ad attaccare obiettivi civili e militari sensibili al grido di no back no alive. Si calcolarono circa 130000 morti malgrado l’intervento della guardia nazionale.
Agli afroamericani si unirono 7000000 milioni di islamici che portarono al movimento una copertura ideologica rifacendosi alla Jihad contro i bianchi detti crociati.

Nel maggio 2017 gli Black Union States al quale si erano aggiunti Alabama e Giorgia proclamarono la loro indipendenza subito riconosciuta dagli stati islamici che promisero il loro aiuto a patto che l’Islam diventasse religione di stato, il che avvenne. Iniziarono a fluire aiuti militari il più rilevante dalla Turchia che invio due divisioni corazzate e Iran che invio 50000 pasdaran. A causa della dissoluzione della Marina e poiché le forze erano ufficialmente dirette al Messico che in questa situazione chiedeva la restituzione del Nuovo Messico Texas e California al Messico, non fu possibile fermarli.

Nel contempo in Europa i jihadisti (guerriglieri islamici) iniziarono una serie di attenta su vasta scale aventi lo scopo di impedire l’aiuto agli Stati Uniti dove il 6 giugno 2017 le truppe di Turchia e Persia a cui si erano aggiunti guerriglieri musulmani, varcarono i confini degli Stati Uniti penetrando nel Texas puntando al Missouri, consegnando nel frattempo il Texas ai messicani come da accordi.

In questa situazione sotto gli attacchi dei gruppi di americani musulmani che non si erano ritirati nel Black Union States e di guerriglieri afroamericani, iniziò la migrazione di cittadini americani verso il Canadà o l’Europa.

La disorganizzazione del governo permise una serie di facili successi alle forze degli Black Union States che arrivarono ad occupare Washington.

Mentre il governo sembrava pronto a negoziare un qualche accordo, i massacri compiuti sui non afroamericani da parte delle truppe del Black States Union e alleati fecero inorridire l’opinione mondiale.
Si calcola che circa 5000000 di non afroamericani siano stati uccisi sul posto mentre i cittadini di città come Denver, Cincinnati, Milwaukee sono stati deportati in campi di concentramento.

Particolarmente pesante il tributo di minoranza come asiatici, indiani, latinos.

Meno pesante il sacrificio della popolazione ebraica che avendo ascoltato i suggerimenti del primo Ministro d’Israele all’epoca Nathanyau, abbandonando ì i beni si rifugiarono a New York dove in accordo col governo Usa una divisione delle forze armate d’Israele, aviotrasportato prese posizione a difesa dei quartieri ebraici.
Nel momento più cupo della nostra storia quando sembrava che il sogno americano dovesse cessare, alcuni avvenimenti frutto della testardaggine del presidente Trump che si era rifiutato di arrendersi alla dissoluzione degli Usa, portarono un cambiamento.

In Europa la guerra scatenata dagli islamici portò alla nascita del movimento Nuova Crociata che mutuando gli insegnamenti della Jihad attaccò per rappresaglia le comunità islamiche in Europa costringendo le popolazioni musulmane a raggiungere le terre dell’islam. Sordi alle implorazioni di pace del papa, i nuovi crociati compirono rappresaglie sui musulmani europei a fronte degli attentati jihadisti.

Francia e Inghilterra in memoria e gratitudine per l’aiuto che ben due volte gli americani avevano dato loro, dichiararono guerra al BlackUnion States e ai paesi che li avevano aiutati. Per evitare impasse diplomatici, non inviarono truppe in usa ma solo armi e rifornimenti. Le truppe di questi stati fortificate Da volontari (Fighters for Christian Europe) provvidero ad occupare gli stati arabi del Medio Oriente.

A seguito della evoluzione della situazione che negli stati uniti stava stabilizzandosi per l’intervento dei volontari di lingua spagnola(latinos Americanos por usa y jesus) e degli asiatici ( Pugni di armoniosa pace), la Russia, dopo il messaggio del presidente Putin ( Oggi si compie il destino a cui la madre patria è chiamata a ristabilire il patriarcato cristiano Costantinopoli) invase la Turchia costringendola a richiamare le divisioni dal Black States Union peraltro senza successo perché in una settimana truppe russe appoggiate da reggimenti romeni , bulgari e greci occuparono Istanbul e le coste dell’Egeo.

La Cina e l’India provvidero ad esercitare il loro peso sull’Iran che ritirò le forze dai BlackUnionStates cedendo anche a garanzia il controllo dello stretto di Ormuz all’India e i siti di produzione di uranio ai cinesi.

Negli Stati uniti, vennero ripuliti tutti gli stati e ripresa Washington. Alla Black States Union rimase solo il Mississippi . la Louisiana aveva cercato un accordo disarmando tutti i combattenti e consegnandoli all’esercito americano.
La battaglia finale avvenne a New Augusta dove i combattenti stretti fra le divisioni corazzate che scendevano da nord lungo l’autostrada 59 e i marines sbarcati a Gulfport vennero foro annientati.
Malgrado gli sforzi del comando sugli afroamericani si abbatté la furia dei volontari latinos e asiatici che causò quella che venne chiamata poi matanza dos moros facendo circa tre milioni di vittime.
Mentre la situazione negli Usa si stava stabilizzando, le tensioni fra europei e arabi, per lunghi anni tenute a freno dai governi, vennero alla luce dando origine alla cacciata degli arabi.

Intere città vennero ripulite egli arabi caricati su navi e senza pietà scaricati nei porti dei paesi arabi e del Nord Africa. Città come Bruxelles persero quasi un terzo degli abitanti.

La situazione mondiale venne considerata dagli storici peggiore di quanto fosse alla fine della Seconda guerra mondiale.
Fu nel febbraio 2018 che il presidente Donald Trump pronunciò lo storico discorso che divenne base della Grande Tavola per l’accordo delle Nazioni Unite.
Le sue parole” abbiamo lottato, abbiamo vinto. Non più nemici, uniti per ricostruire e progredire nel mutuo rispetto”, portarono le nazioni e i vari partecipanti della guerra a riunirsi a Bucarest per la fondazione della Grande Tavola per l’accordo delle Nazioni unite.
Oggi a 40 anni possiamo valutare quanto venne concordato e i frutti positivi della riunione.
Iniziamo dagli Stati Uniti: tutti gli afroamericani e alleati che avevano compiuto atti di guerra o solo detenevano armi vennero fucilati.

Almeno1200000 persone furono eliminate. Atto necessario per riportare la pace.

Tutti i corpi volontari vennero sciolti. Permettendo però l’esistenza di reggimenti etnici nell’ambito della guardia nazionale. Questo anche per i volontari afroamericani restati fedeli al governo.
Ai ribelli (così vennero chiamati) vennero sequestrate tutte le proprietà immobiliari e mobiliari come indennizzo allo stato. Il restante debito diviso x famiglia fu posto a loro carico. Nel caso emigrassero cogliendo l’invito degli Stati dell’Africa, l’esproprio veniva sospeso a condizione che vendessero i beni.
Coloro che volessero restare dovevano sottoporsi a un processo di ridemocratizzazione.

Europa.

A seguito delle espulsioni, pochissimi musulmani restavano.
Niente discriminazioni, ma divieto di immigrazione in tutti gli stati europei salvo chiamata nominativa e senza concessione di cittadinanza.
Per tutti e in particolare per quelli residenti in Germania corsi obbligatori di lingue e cultura europea.
Previsti incentivi per il ritorno ai paesi d’origine.

Turchia. Ridotta all’Anatolia e creazione di uno stato curdo mentre la parte europea liberata dagli anatolici rimpatriati veniva costituita in Stato di Costantinopoli sotto la protezione di Russia, Bulgaria, Romania, Grecia con religione di stato il cristianesimo greco ortodosso.
Gli stati arabi del Medio Oriente e Arabia obbligati ad accogliere i musulmani d’Europa, salvo il Regno di Giordania che riceveva la Cisgiordania e parte dell’Arabia Saudita con pozzi di petrolio e la Mecca. Questo per il suo aiuto agli USA.

L’Egitto riceveva sempre per il suo aiuto parte della Libia con i pozzi di petrolio, mentre gli stati del Nord Africa si dovevano riprendere i loro cittadini emigrati in Europa ricevendo in cambio aiuti economici.

Della esecuzione di queste disposizioni garanti Francia e Regno Unito che potevano gestire le risorse naturali a copertura delle spese.
Per quanto riguarda il Messico, gli Stati Uniti preferirono accontentarsi di una lettera di scuse, di un cambio di governo e di una integrazione nell’economia americana.
La particolare situazione creatasi portò a un revival dello spirito missionario avente per obiettivo la conversione al cristianesimo dei musulmani e il ritorno alla chiesa degli afroamericani.
Oggi a distanza di 40 anni la situazione è stabile, ma dobbiamo fare tesoro di questa dolorosa esperienza per individuare per tempo fonti di tensione.


The story of WW3

Testo di Peter Hubscher