Mediterraneo
Onde cavalcanti
lungo sabbie sode
di un mare mediterraneo
in cerca di pace antica.

Occhi di persone
scrutano
granelli di esistenza
come olive umide
al frantoio della vita.

I capitani di navi
scorrono le rotte dell’incanto,
idee sommerse ed anticaglie sparse
sui concetti di lussuria ricavati in ogni porto.

E lì sedano
le proprie voglie strozzate
senza chiedersi perché
il mare conduce a solitudini remote.

Noi viviamo questi episodi
come fotogrammi onirici
e siamo postriboli d’amore
dove
nessuno trova
risposte consistenti…
il sole appare
e cancella ogni cosa
persino i nostri sguardi,
rimasugli di salsedine.

(Tratta da “Normanni e visi d’arabi” di Sebastiano ImpalàMauriziovetrieditore)