Occhio a Eva!

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Occhio a Eva!


Per dovere di cronaca, con l’unico scopo d’informare sopra tutto, quella parte di opinione dotata di un’innata bontà, chiarisco il concetto di “opportunista /mistificatrice”.

La bella signora bionda, di oltre sessant’anni, che ha avuto fulgenti trascorsi; la stessa che indossa impeccabilmente l’ultimo abito di moda; che si muove al pari della modella in sfilata, ondeggiando le anche; esternando affabilità e pacatezza, con movenze di profonda eleganza, costruite ad arte. Assegniamo un nome alla nostra attrice. “Eva”. Origine del mondo quanto del peccato originale. Come non chinarsi di fronte a tanta storia. La nostra Eva è un ex impiegata, che non ha mai raggiunto professionalmente un livello di potere; ha fatto il suo, e forse più il suo che altro, niente di più, niente di meno. La sua elevazione all’occhio attento di un osservatore è semplicemente una costruzione fittizia della realtà che la circonda.

Le sue doti di compiacenza e di attenzione (porta sempre il ciambellone appena sfornato ai colleghi), di generosità e bontà di cuore, sono la prevalente scenografia atta a nascondere al suo pubblico, il suo reale scopo.

Le vittime di Eva sono fondamentalmente “donne”.

Perché nella competizione con esse, riesce ad esaltare il suo egocentrismo e narcisismo. Eva sa fingere perfettamente amicizia e interesse, usando anche il vittimismo per ottenere consenso ed ha una grande capacità di persuasione verso colui che le è funzionale. Eva in sintesi è un opportunista, e come tale sa scegliere le sue vittime, nelle persone più deboli. Non è per nulla facile scoprire il suo intento e tenergli testa. La sua ipocrisia trascende nella più maligna mistificazione quando la si scopre. L’unico modo per difendersi è mostrare a tutti chi è! La nostra Eva, finirà nell’VIII cerchio dell’Inferno vagando tra la 5°, 6° e 10° bolgia. La nostra consolazione!


Occhio a Eva!