Pina, la Lambretta ed il suo cappotto blu su misura

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Non ricordo l’anno, ricordo che mio fratello Marco aveva la lambretta 125……
Siamo intorno al 1970.
Mia sorella si era fatta fare dalla sarta un cappotto blu.
Si usavano i bottoni dorati (ma lei ha adorato tutta la vita tutto ciò che luccica perché pensa sempre all’oro!!!) Ricordo che il cappotto aveva sul davanti una serie doppia di bottoni in sequenza e poi penso che li avesse anche nelle spalline e sui polsi…Per intenderci tipo graduati della Marina Militare.
Quanto le piaceva quel cappotto….stava ore e ore a rimirarsi allo specchio centrale dell’armadio della camera da letto dei miei genitori.
In quel periodo si credeva pure….parecchio….Ma ricordando bene..si è creduta toga ….sempre.

Mio fratello l’accompagnava al lavoro e lei si sedeva sul sellino posteriore di fianco all’autista….

Allora si usava così…dopo qualche anno si usò andare a mo’ di cavallo.
Qualcuno ricorderà come andavano sui mezzi i miei fratelli….perciò potete capire ..cosa successe.
Un giorno imboccando al rientro dal lavoro la discesa del Ponte Vittorio (la viabilità era completamente diversa) proprio costeggiando il Campo Rossi, nella curva per immettersi in Via Tramontana…..Marco ha PERSO mia sorella.
Si racconta…..che un tipo le gridò da lontano:” Guardi che ha perso la Signorina nella curva!!!”
Ahhhhhh…rispose lui….rendendosi conto che non trovava più il braccio di mia sorella che gli cingeva la vita.

Gira la lambretta e velocemente raggiunge Pina che era seduta nell’asfalto per terra e piangeva.

Marco terrorizzato le diceva di calmarsi e di non preoccuparsi che sarebbe andato tutto bene.
“Tutto bene un accidente” gli rispose Pina…..
“Il mio bellissimo e carissimo cappotto nuovo è tutto rotto! Fanc….a te e alla tua lambretta!! Adesso me lo fai rifare nuovo dalla sarta.
“Ma ti sei fatta male?”  Le urlava Marco preoccupato vedendole sanguinare le ginocchia e le mani.
“Il cappotto si è rotto!!! Urlava lei.
Rientrano a casa….e quella povera sorella piangeva come una fontana….sempre per il cappotto…non perché si era fatta male.

Il Generale d’Armata aprì l’armadietto del bagno e tolse fuori la ferramenta del pronto soccorso…alcool e cotone….e ancora di più mia sorella urlava a contatto con l’alcool.

Poi arrivò Babbino……che spiegò a Marco un trattato su come si portavano le sorelle in lambretta….sia nel quartiere che nelle zone limitrofe di Cagliari.
Marco che era un signore…fece rifare alla sarta il cappotto per Pina….e quella megalomane…aggiunse ancora più bottoni dorati al già plurigraduato pezzo di abbigliamento.
Sembrava proprio la figlia del Generale d’Armata!!