Un dodicenne, un istante e oltre

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Le Ville di Fiemme, domenica 19 aprile 2020, nel tempo del Covid – 19. E’ un bel pomeriggio assolato a Varena. Sono con Alessia, mamma e papà seduto sul muretto del cortiletto di casa in compagnia dei nostri amici Patrizia e Antonio a chiacchierare.

Meglio, i grandi parlano e bevono il caffè sul muretto, io decido quindi di andare avanti e indietro con la mountain bike a impennare come Brumotti. Alessia ascolta i discorsi seduta con le gambe a penzoloni. Due cagnetti cercano coccole e biscotti. Qualche parola mi entra a caso nelle orecchie. Il tempo passa così, non penso più di tanto.

Dopo un pò me ne vado definitivamente, decido di entrare in casa e salgo le scale. Mi è venuta voglia di suonare qualche cosa con la fisarmonica.

Già, sono bravino e direi che mi piace. Forse qualche idea per il tempo che verrà me la sto facendo.

Mia sorella sente le note, è sulla porta. Mi guarda, aspetta un attimo, vuole parlare. Cosa avrà in mente, mah, le femmine sono sempre difficili. “Daniele”, mi dice con un’aria diversa, “dovresti scrivere le nove cose che più ti piacciono. Così per gioco, insieme, guardiamo lontano, proprio lontano”.

Il futuro è già qui. Domani si vedrà ma il domani comincia proprio oggi, le idee entrano e escono dalla testa e se non ti chiarisci allora nel dopo vai a far legna. Anche bello, in mezzo al bosco ma tanta fatica e pochi soldi. Se ti va proprio bene fai l’artista intagliatore scolpendo nel legno.

Papà ci dice così e li vediamo i boscaioli. Sono seduti al bar, a mezzogiorno e sera, con il grembiule blu impolverato e gli scarponi infangati. Polvere e fatica in faccia, di fronte a un bicchiere di vino bianco. Sembrano sereni ma sono felici di cosa. Giorno dopo giorno a buttar giù piante e pulire sentieri. Romantico, forse. E’ un tempo che se ne va.

Io sono qui cercando di suonare e lei pensa al futuro. Ma quale futuro con questa robaccia qui, il Covid. Tutto intanto è fermo, siamo sospesi: ci giriamo indietro e vediamo cose, per il davanti ci dicono che non sarà più come prima. Come fanno a dirlo? La televisione, stesse domande e stesse risposte. Parlano, parlano, di vero c’è che ancora nessuno sa come fare. Gaia è stufa di noi e prende la sua rivincita come già ha fatto tante volte. Si vedrà.

“Facciamo un piccolo gioco. Scrivi su un pezzo di carta nove desideri. Nove cose che ti piacciono, quelle che vorresti fare nella vita. Dai, non guardarmi con quella faccia lì” mi dice.

Smetto di suonare, tanto mi ha tolto la voglia. Scrivo perché altrimenti mi tormenta per chissà quanto. Ecco il foglio e la matita. Già debbo far compiti e ora anche questa.

Uno: viaggiare su quelle grandi navi da crociera in giro per il mondo. Due: scalar montagne, quelle vere dove pochi ce la fanno. Lontano, per non star qui vicino. Tre: Campione di downhill. Cross e giù dai monti come un matto. Quattro: Studiar la natura, da vicino, con i miei occhi. Cinque: Diventare calciatore di prima fascia. “Dybala, Dybala” l’urlo dello stadio che ti fa volare. Sei: Disegnar case così per far diventare matto il papà. Sette: Studiar le lingue per stare tra tutti. Otto: Non fare un bel niente. Un Superenalotto e sono a posto. Nove: Suonare. Fare il musicista con la mia fisarmonica e altro, chissà …….

Alessia legge, mi sembra con interesse. “Bello” dice e continua “Certo che hai in mente tante vie diverse ma sicuramente ne hai una preferita, meglio di tutte le altre. Dai sbirciamo nel futuro. Scegli il miglior desiderio e preparati a far di conto per vedere cosa c’è nel tuo destino. Prendi ancora foglio e biro”.

Ma guarda, certo è che la musica mi piace e molto. Il conservatorio forse è la via. Il nove allora.

“Dai Daniele, moltiplica il numero che hai in mente per tre. Fatto? Sommaci un tre. Fatto? Moltiplica il risultato per tre. Fatto? Somma i due numeri del risultato. Ecco, hai trovato il numero magico del tuo destino”2 dice Alessia girandosi poi e andandosene con un sorriso.

“Porco can ma è quello che speravo. Alessiaaa, mi prendi in giro? Come hai fatto?” le rispondo. “Pensare un po’ forse non fa male. La mente, la mente” urlacchia dall’altra stanza la ragazzina.

Le Ville di Fiemme, giovedì 19 aprile 2040, stessa casa, stesso muretto, papà e mamma, noi e le nostre famiglie. Guardo la mia bella sorellina, sorridendo “Alessia, ricordi il nostro gioco?” le dico prendendo la mia vecchia fisarmonica, quella comperata da un vecchio musicista di Varena. Già, me l’aveva voluta dare a tutti i costi perché diceva di scorgere una luce nel mio sguardo.

Incomincio a suonare stavolta il mio brano più conosciuto, più di successo. Non sono arrivato nei grandi stadi come Dybala ma vi giuro che nei teatri provi la stessa grande emozione.

Note a complemento

Covid – 19

la sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 (SARS-Cov-2) è il nome dato

Al nuovo coronavirus del 2019. COVID-19 è il nome dato alla malattia associata al virus.

Gioco matematico2

Alessia suggerisce a Daniele un gioco matematico semplice ma efficace.

Si scelga un numero compreso tra 1 e 9

Qualsiasi esso sia, se applica la regola il risultato sarà sempre 9

Esempi:

Scelta numero 1

Regola applicata

1×3=3, 3+3=6, 6×3=18, 1+8=9

Scelta numero 4

4×3=12, 12+3=15, 15×3=45, 4+5=


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