Sogni imbavagliati e soffocanti realtà: le cose cambiano

"Non volevo diventare così" dici al te stesso nello specchio.

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Le cose cambiano nella vita. 

Le persone cambiano.

Sembrano frasi banali e scontate, ma che capisci soltanto quando capitano a te. Ti svegli una mattina e, guardandoti allo specchio, realizzi di non essere più lo stesso. E allora ti chiedi dove sei finito. Diventi per un po’ spettatore della tua esistenza, cercando di capire se il teatrino che hai messo su funziona davvero. Forse penserai che è una noia. E allora pensi alla sceneggiatura iniziale e frughi mentalmente in cerca del copione originale. “Ehi!” esclami” non era così che doveva andare!” E allora, con la rabbia che sale sempre più, ti metti in cerca della testa di cazzo che ha cambiato tutto, e non ci metti molto a capire che sei tu.

“Non volevo diventare così” dici al te stesso nello specchio.

Magari hai solo vent’ anni, ma nessuna età non è un punto d’arrivo. Anzi proprio perché hai vent’ anni pensi così. Sei fuori. Fuori dalla protezione delle pareti delle scuole superiori, fuori dalla sicurezza di un lavoro. Ingarbugliato dentro sogni e desideri più inarrivabili della cima del K2 per uno che soffre di vertigini. Hai bisogno di sicurezze e ciò può significare soffocare le tue vere aspirazioni. Ti sei buttato in un’università utile, con la speranza che un giorno ti renderà felice. E ti vedi già: un buon lavoro, una moglie o un marito, figli e magari un cane. Ti immagini coricarti la sera fra le lenzuola che sanno di pulito, con la mente sgombra dalle paure. Sei contento, perché ce l’ hai fatta ad arrivare… Alla sopravvivenza.

Ma cosa hai davvero tra le mani???

Forse ripenserai ai tuoi sogni ma te ne vergognerai, perché tutti ti diranno che non hai più l’ età per queste cose. Avrai sicurezze, ma la felicità?

Per cui, pensaci adesso che sei ancora in tempo.Hai provato ad abbandonare i tuoi sogni adolescenziali, ma così facendo hai abbandonato TE. Sì, perché noi siamo i nostri sogni, e provare a soffocarli significa imbavagliare anche noi stessi. Ma le nostre voci saranno sempre più forti, anche con lo scotch alla bocca.

Io ci ho messo un po’ a capirlo. Ho provato a direzionare diversamente la mia vita, ma tutte le strade portano a Roma, inevitabilmente.

Il futuro fa paura, ma non essere chi in realtà vuoi essere lo fa ancora di più.

Quindi, sebbene viviamo in un mondo che taglia le gambe a sogni e speranze, non dobbiamo smettere di sperare. Bisogna credere in noi stessi nonostante tutto, perché se non iniziamo noi per primi, nessuno lo farà al posto nostro.

E QUINDI…ADESSO BASTA! 

Basta piangersi addosso, basta avere paura, basta dire che il mondo è infame. È vero, lo è: è crudele, è un gran bastardo, ma in primis lo siamo noi se non ci diamo almeno una possibilità.

Male che va, finiremo nella nostra vita tranquilla e sicura, ma non potremmo dire di non averci provato. 


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