Un omicidio a Oxford

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Un omicidio a Oxford


Moon è una ragazza timida ma solare. Amava recitare e avrebbe voluto diventare una ragazza istruita per diventare una professoressa di matematica. Viveva con la sua famiglia in California. La sua famiglia non la sosteneva in questo progetto di diventare un’insegnante. La sua famiglia era composta da 3 persone: lei, sua madre Paola di origini italiane e suo padre Kevin Californiano. Un giorno a cena tirò fuori la borsa di studio che gli aveva dato la sua università. I suoi genitori non reagirono bene perché suo padre voleva che ereditasse il suo locale, la locanda di famiglia. Lei in 3 avrebbe dovuto partire per Oxford e sperava che i suoi genitori avessero appoggiato la sua partecipazione ad un college.

La sua famiglia accettò di mandarla ad Oxford.

Prima di partire andò a salutare la sua migliore amica Flower. Lei non reagì bene. Si arrabbiò tanto con Moon ma ormai era tardi per discutere. Moon tornò a casa preparò i bagagli con sua madre e partì con l’aereo dopo tanti sforzi fatti per preparare tutto alla perfezione. Arrivò in Inghilterra quella città affascinante come si vede nei film. Arrivata a Oxford si trovò in stanza con due estranee. Charlie ed Eveline erano due ragazze brillanti ma un pochettino strane. Legarono subito perché avevano tante cose in comune: in particolare lo studio e la recitazione. Dopo una settimana decisero di organizzare una festa per riunire tutti gli studenti della scuola e fare conoscenza.

Tra i tanti conobbe anche James un ragazzo che non riusciva a definire.

La seconda settimana a lezione di italiano il professore gli consegna il suo compito che aveva svolto tre giorni prima. Il suo voto fu una A. James si congratulò con lei. Due giorni dopo l’accaduto la sua amica Eveline gli spettegolò una cosa che aveva sentito dire da James: quella ragazzina è proprio odiosa, non può superarmi nei voti. Moon frustrata va a fare una passeggiata in un tratto incontra James che fa jogging. Lui si avvicina e comincia a parlargli. James gli dice che deve diminuire con i voti sennò se ne pentirà ma lei la prende come uno scherzo e torna in camera sua a prepararsi per un interrogazione che avrebbe avuto l’indomani.

Le Minacce che gli aveva fatto James non servirono a nulla perché lei continuò ad andare bene in tutte le materie. Aveva tutte A nei diversi compiti ed esami svolti.

James si stufò. Architettò un piano: dare una festa e sistemare Moon. James andò a comprare birra e nel bicchiere di Moon aggiunse della droga per stordirla e poi rapirla per ucciderla. Purtroppo non sapeva che lei non bevesse e quanto odiasse gli alcolici. Cosi alla festa James provò ad offrirle questo bicchiere ma lei non accettò. James insistette e lei decise di prenderlo ma lo buttò nel vaso delle piante vicino a lei. Durante la serata che passa con Eveline e Charlie incontra un ragazzo bellissimo di nome Rio occhi azzurri e fisico perfetto. Si scambiarono i numeri di telefono e dopo lui tornò tra i suoi amici. Il giorno dopo si contatta con Rio escono insieme un paio di volte. James sembra molto più arrabbiato del solito perché Moon e Rio si fidanzano.

Quindi escogita un altro piano: uccidere lei e Rio, però del ragazzo non era convinto perché lui, in effetti, non aveva fatto nulla.

Poi alle 19 Moon riceve una chiamata dalla mamma che gli aveva detto di ritornare per 3 giorni per stare con lei perché il padre era in ospedale. Aveva avuto un attacco di cuore alla festa dei vicini. Moon neanche dopo aver chiuso la chiamata con la mamma va subito a prendere i biglietti d’aereo per andare in California. Appena arrivata in California va a casa sua incontra la madre che l’aspetta piangendo fuori dalla porta. Moon consola la mamma e dopo si dirigono all’ospedale dal papà, il padre senza saper nulla tutto stordito vede sua figlia fuori dalla porta che piange a fiumi. Kevin sviene ed il macchinario che lo teneva in vita diventa rosso. I medici corrono, chiudono le tende e mandano via sia lei che Paola.

I medici fanno tutto per poter salvare Kevin infatti per un po’ ci riescono ma dopo qualche ora gli viene un altro attacco e muore. I medici raggiungono la famiglia in sala attesa e gli dicono quello che è successo a Kevin.

Paola e Moon crollano e non smettono di piangere e non riescono a dormire neanche la sera per la depressione. Moon si prende 1 settimana di tempo per stare con la mamma perché di più non può. Organizzano il funerale e invitano tutti famiglia e amici stretti del padre. Dopo una settimana la mamma convince Moon di tornare a Oxford così Moon parte triste per quello che non ha potuto dire al padre non gli ha potuto dire neanche un ti voglio bene nulla. Tornata a Oxford Moon ritorna alla vita che aveva avuto negli ultimi 7 mesi però ogni giorno pensa al suo amato papà, ogni giorno chiama sua madre per sapere come sta, cosa ha fatto oggi, cosa ha mangiato e come è andata al lavoro. Non parlano mai di Kevin per non scoppiare a piangere, però so che ogni giorno pensa al suo papà e Paola a suo Marito.

Moon non si sentiva più con Rio quindi lui si fidanzò con un’altra della sua classe e sapete con che frase l’ha lasciata: scusa non sei tu ma sono io che non vado bene per te. Vanale no?

Presa dalla tristezza va a prendere una pizza da mangiare nella sua camera piangendo però incontra James che si ferma li per mangiare, discutono di cose mai dette e lei scopre aggettivi che non sapeva di conoscere: è un tipo interessante per lei però non è attratta da lui come lui lo è per lei. Moon al suo corso di Matematica incontra la sua anima gemella Jess: un tipo stronzo ma affascinante. I due si iniziano a frequentare ma per Jess non funziona perché è Gay e gli piaceva James. Anche questa cotta andò a finire male per la nostra Moon. James preso dall’amore per Moon si scorda dell’omicidio ma non per molto perché vede Moon parlare con Jess e pensa che sia il suo nuovo ragazzo ma non e così.

Quindi va lì e parla a Moon e gli confessa quello che prova e lei chiede del tempo dicendo che ci dovrebbe riflettere.

Moon ogni giorno cerca di evitare James ma non ci riesce e lei gli dice che non vuole rovinare la sua amicizia con lui, James arrabbiato se ne va. Moon parla con Evelina e gli dice tutto perché Evelina era interessata a James da anni. Lei e Moon parlano e litigano perché Evelina era attratta da James ma Moon non gli aveva parlato quando lei gli aveva chiesto di farlo. Moon decide di cambiare stanza perché era stufa di stare con quelle compagne strambe. La Direzione della scuola la inserisce in stanza con Andrea e Elisabetta. Non avevano molto in comune però erano almeno gentili con Moon. Con loro non ha mai litigato anche perché non ci legò molto.

James la voleva uccidere ma non aveva mai il coraggio di farlo perché l’amava.

Elisabetta la odiava perché Moon era troppo bella e brava in tutte le materie. Non la sopportava proprio Moon però non lo faceva notare e la trattava bene quando era in sua compagnia. Moon continuò ad andare ai corsi come ogni giorno. Un giorno si fidanza di nuovo con Rio perché a lui gli mancava la simpatia di Moon quindi ritornarono insieme. Dopo qualche mese mentre lei fa un bagno caldo per riprendersi dallo stress degli esami vide una persona incappucciata che la prende e prova ad annegarla. Moon cerca di ribellarsi per più di un minuto ma non ci riesce e muore annegata. L’assassino di Moon scappa.

La sua amica Andrea va in bagno e trova Moon in acqua morta così chiama la polizia.

La polizia raggiunge Oxford e inizia ad esaminare il corpo ma non trova nessuna traccia e impronta. L’assassino aveva pulito tutto prima di scappare. Così iniziano ad interrogare il fidanzato ma con lui andava tutto bene nessun litigio di recente quindi non poteva essere lui. Le sue ex compagna di stanza Charlie non poteva essere stata. Invece Eveline era tra i sospettati perché avevano litigato per un ragazzo. Le sue nuove amiche non erano considerate perché per i poliziotti andavano d’accordo. Avvisarono la mamma dell’accaduto. I poliziotti indagarono ancora e ancora per cinque mesi fin quando tutti si scordarono di Moon.

Però nei mesi successivi ad Oxford avvennero altri 2 omicidi sempre nella stanza di Andrea ed Elisabetta.

I poliziotti interrogarono tutti nel college ma non saltò fuori nessun sospettato ad esclusione di Elisabetta e Andrea. Ma non potevano essere stati loro. I poliziotti ragionarono e capirono che gli omicidi erano successi nella stanza di Elisabetta e Andrea. Quest’ultima era al centro di alcuni sospetti perché non rispondeva alle domande. La chiusero in cella per più di una settimana però poi la fecero uscire perché su di lei vi erano solo falsi sospetti. Ripresero le ricerche ma nessuna traccia poi pensarono a James. Lui confessò che la voleva uccidere però non lo fece perché l’amava. Poi passarono a Evelina ma non era lei. Alla fine giunsero ad Elisabetta. Era lei la sospettata numero uno perché odiava tutte e tre le ragazze che sono state uccise compresa Moon. Quindi I poliziotti incolparono Elisabetta: lei confessò di averlo fatto ed andò in galera per 30 anni.

La mamma Paola era rimasta sola però sapeva che era ancora con lei.

Scrittrice Samantha Manzella

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