La vecchia casta è sempre al potere. Diamo a Camilleri la possibilità di dire la sua, CI MANCHEREBBE…

In rifermento però all’articolo apparso sul Giornale il 08/07/2018 dove parla Camilleri, qualche osservazione va fatta.

Come tanti altri italiani che ragionano a spese degli altri, egli non cita che i migranti o profughi, come si vogliono chiamare, arrivano in massa e poi non vengono integrati nel mondo del lavoro. Tra l’altro, questa è una realtà che tutti gli appartenenti della Sinistra non dicono mai. Ad esclusione della Bonino che vuole lavoro per tutti i migranti, dimenticando che manca il lavoro anche per gli italiani.

IPOCRISIA E FALSITÀ.

Sarebbe il caso di far prendere coscienza a questi salottieri come il docente di arte drammatica Camilleri, di scendere dalla sua veneranda cattedra e provare ad andare in giro per le città e verificare cosa fanno realmente i profughi o migranti economici, e smettere di dare la colpa a noi se questi si danno allo spaccio, alla contraffazione, alla prostituzione, ai furti, alla vendita abusiva di prodotti di dubbia provenienza, ecc, ecc.

Non dimentichiamo che giornalmente gli italiani si sentono mortificati quando vengono a conoscenza che i migranti colpevoli di questi reati spesso vengono rilasciati, e al massimo viene dato loro solo l’obbligo della firma giornaliera. Altrettanto basiti rimaniamo quando si scopre che un migrante che ha usato tutta la sua violenza su cose e persone, era stato espulso dall’Italia i 4 o 5 anni prima ed è rimasto indisturbato nel nostro paese.

E poi sentiamo questi vip, che non cito perché l’elenco sarebbe troppo lungo.

Personaggi che predicano l’accoglienza per darsi un po’ di tono umanitario e proletario, che si definiscono comunisti, appellativo che starebbe a loro a pennello se non fosse per il Rolex d’oro che portano al polso, personaggi che predicano ma che vivono in quartieri protetti, magari con vigilanza privata e sorveglianza elettronica…

Che dire, gente benestante capace di parlare nei salotti oppure dai loro palchi, ma come si dice, una volta spento il sipario lasciano i problemi di convivenza al popolo.

Eppure, vi pare che questi salottieri, i quali ieri sfoggiavano la maglietta rossa, oggi possano essere presi in considerazione? Possiamo farli cantare e far fare a loro bella figura con le parole, mentre non apriranno mai le loro porte ai migranti, e nemmeno i loro portafogli?

L’IPOCRISIA VA PER LA MAGGIORE.

Non trascuriamo il fatto che poi ci sono i furbetti, specie quelli che operano nelle attività di pulizia, nella ristorazione e nell’alberghiero che stanno facendo terra bruciata ai lavoratori italiani per dare spazio ad extracomunitari che possono sottopagare e sfruttare.

Migranti economici usati dalla Mafia, è Camilleri dovrebbe saperlo benissimo di questo fenomeno che lui stesso ha citato e parlato più volte.

Mi domando: in tutto questo non dovrebbe essere presente il governo?

Fate attenzione, perché sicuramente qualcuno di sinistra che legge questo articolo griderà al razzismo. Continuando però il discorso senza farci distrarre, basterebbe che l’ispettorato del lavoro facesse i controlli e imponesse ai datori di lavoro di non discriminare contro gl’italiani, che facessero applicare i giusti contratti nazionali agli extracomunitari e condannasse gli eccessi di sfruttamento facendoli lavorare le giuste ore pagate regolarmente, per equilibrare un po’ la situazione.

Questa sì che si chiamerebbe giustizia per tutti. A questo punto non ci sarebbe più nero o bianco, ma la meritocrazia in quanto il personale sarebbe assunto in base alla professionalità e non al basso costo.

Quindi a tutti i Camilleri e ai salottieri radical-chic, scendete dal vostro pulpito e dite le cose come stanno senza cercare di dare lezione a chi, come noi, nonostante un lavoro dignitoso, deve combattere per sopravvivere e far sopravvivere la propria famiglia. Il problema della migrazione di massa, è un problema che si deve capire alla base, cioè da dove s’innesca, e bisogna risolverlo lì, per il bene di tutti.

Questo spostamento di massa senza che si abbia la possibilità di forgiarsi un futuro non fa bene a nessuno, nemmeno ai migranti.

Camilleri dice che nel vedere il consenso mal riposto in Salvini, lui sente lo stesso brivido quando alcuni del popolo italiano avevano dato il loro consenso a Mussolini… Lo avrà detto senz’altro per far scena. Solo un personaggio troppo pieno della propria sapienza e preoccupato di non contare più niente come membro di quella famosa casta, poteva dire.

Qui si tratta di essere razionali e di non distruggere un paese pensando di fare del bene ad altri, mentre invece si annientano due popolazioni, una locale ed una che si taglia dalle proprie radici per alimentare solo speculazioni mondiali.

LA VECCHIA CASTA CHE NON VEDE OLTRE AI SUOI INTERESSI – di Nico Colani

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Nico Colani nativo di Genova. Si diploma elettricista e in elettronica ed in seguito la sua passione per il digitale lo vede applicarsi da autodidatta in informatica e sviluppo web, poi è titolare per vari anni di una piccola impresa di trasporti. Nico assiste al fiorire di periodi di grande boom industriale ed economico per l’Italia partecipando anche a varie attività sindacali per la tutela dei diritti lavoratori. Eterno pensatore e provocatore, Nico Colani si è sempre impegnato, attraverso vari mezzi di comunicazione come il suo blog decennale di satira “Guanot” e più recentemente con “Il Macigno” ad individuare i grandi paradossi sociali nella vita contemporanea fino ad estrapolarne le sue dissonanze. Il suo è non solo un invito a meditare, ma a sollecitare pareri al fine di aiutare la propria società a ristabilire gli equilibri sociali, culturali ed economici persi nei cambiamenti generazionali dove si è scelto di crescere e maturare senza consapevolezza storica e culturale del proprio paese di origine. Il suo motto è sempre stato “Ruit Hora”, ovvero “Il Tempo Fugge”. Isabella Montwright